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Libri in questa classifica: 12683

Pagina 169 di 1269

Posizione in classifica: 1681

L Incolore Tazaki Tsukuru E I Suoi Anni Di Pellegrinaggio

Haruki Murakami

Narrativa estera - Recente

L Incolore Tazaki Tsukuru E I Suoi Anni Di Pellegrinaggio
A nagoya abitano cinque ragazzi, tre maschi e due femmine, che tra i sedici e i vent'anni vivono la più perfetta e pura delle amicizie. Almeno fino al secondo anno di università, quando uno di loro, tazaki tsukuru, riceve una telefonata dagli altri: non deve più cercarli. Da quel giorno, senza nessuna spiegazione, non li vedrà mai più: non ci saranno mai più ore e ore passate a parlare di tutto e a confidarsi ogni cosa, mai più pomeriggi ad ascoltare la splendida shiro suonare liszt, mai più tsukuru avrà qualcuno di cui potersi fidare. Il dolore è cosi lacerante che nel cuore del ragazzo si spalanca un abisso che solo il desiderio di morire è in grado di colmare. Dopo sei mesi trascorsi praticamente senza mangiare né uscire di casa, nelle tenebre di un'infelicità senza desideri, tzukuru torna faticosamente alla vita ma scopre di essere cambiato. Non solo nel fisico - più magro, dai lineamenti più duri e taglienti - ma anche, soprattutto, nell'animo. Ancora oggi, quando ormai ha trentasei anni, continua a vivere con l'ombra di quel rifiuto che lo accompagna sempre, come una musica che resta sospesa nell'aria anche quando non c'è più nessuno a suonarla. L'incontro con sara, che intuisce l'inquietudine nascosta dietro l'apparente ordinarietà di tsukuru, sarà l'occasione per rispondere a quelle domande che per sedici anni l'hanno ossessionato ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Punteggio: 879
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 08/02/2025

Posizione in classifica: 1682

Paesaggio Con Incendio

Ernesto Aloia

Narrativa estera - Recente

Paesaggio Con Incendio
Dietro le sembianze di una sonnolenta località di villeggiatura dell'appennino, il paese di castagneto nasconde un enigma collettivo fatto di insanabili rivalità, odi non saziati, antichi amori mai sopiti, nuove e disperate passioni e cocenti solitudini. Vittorio, uno storico quarantenne impegnato in una ricerca sui campi di battaglia della linea gotica, vi giunge per due settimane di vacanza con la famiglia, ancora oppresso da un lutto recente che rischia di trasformarsi in una cupa ossessione di morte; carla, sua moglie, nutre invece il bruciante desiderio di una seconda maternità. Durante il trascorrere delle due settimane, la coppia senza quasi rendersene conto si troverà coinvolta nei conflitti in corso dietro la rassicurante facciata del paese: un vortice in cui vittorio e carla rischieranno di precipitare irrimediabilmente, finché una repentina esplosione di violenza degna di una tragedia elisabettiana non verrà a tracciare il confine tra i perduti e i salvati.
Punteggio: 879
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/11/2022

Posizione in classifica: 1683

Nostalgia

Ermanno Rea

Narrativa estera - Recente

Nostalgia
Felice lasco torna a napoli, nel rione sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra medio oriente e africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all'ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al cairo dove lo aspetta l'amata compagna, felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell'incontro fatale con oreste, noto ormai come delinquente incallito. Felice racconta a un medico dell'ospedale san gennaro dei poveri e a don luigi rega, prete combattivo e maieuta, la sua storia. Un'opera nella quale ermanno rea intreccia la lucidità del reale e la sensibilità drammatica della tragedia sociale. Un omaggio alla napoli malavitosa e ribelle del rione sanità, ai suoi eroi, alle sue vittime.
Punteggio: 879
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 23/11/2023

Posizione in classifica: 1684

L' Analfabeta
Racconto Autobiografico

Agota Kristof

Narrativa estera - Recente

L" Analfabeta<br>Racconto Autobiografico
Undici capitoli per undici episodi della sua vita, dalla bambina che divora i libri in ungheria alla scrittura dei primi libri in francese. L'infanzia felice, la povertà del dopoguerra, gli anni di solitudine in collegio, la morte di stalin, la lingua materna e le lingue nemiche (il tedesco, il russo e in un certo senso anche il francese), la fuga in austria e l'arrivo a losanna, profuga con un bebè.
Punteggio: 878
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 29/07/2021

Posizione in classifica: 1685

Prenditi Cura Di Lei

Kyung-Sook Shin

Narrativa estera - Recente

Prenditi Cura Di Lei
Un pomeriggio qualsiasi, in una stazione qualsiasi. Park so-nyo, 69 anni, minuta, capelli argentati, scompare, senza denaro e senza documenti, nella sterminata marea umana della metropolitana di seul. È arrivata nella grande città dal suo piccolo paese di campagna per il solito pellegrinaggio alle case dei figli, soprattutto a quelle del primogenito, appena diventato dirigente di un'impresa immobiliare, e della figlia scrittrice. Conosce la metropoli e la via per la casa del figlio. La sua scomparsa, tuttavia, è per i suoi familiari non soltanto fonte di angoscia e di grave preoccupazione, ma anche di rimorsi e di sensi di colpa. Park so-nyo non è più, infatti, la stessa da qualche tempo. Una volta, rientrando in campagna dalla città, la giovane figlia scrittrice ha trovato la casa materna nel più totale disordine. Tazze in bilico sull'orlo del lavello, il cesto degli stracci rovesciato sulla stuoia in soggiorno, le camicie del padre gettate alla rinfusa sul divano. E la mamma che, seduta nel cortile, si stringeva la testa con le mani. 'prenditi cura di lei' ha conquistato il cuore dei lettori dei numerosi paesi in cui il libro è apparso, poiché 'con la sua impeccabile ed essenziale prosa ci mostra che cosa significa essere una famiglia e quale sia la natura più profonda degli esseri umani' (geraldine brooks).
Punteggio: 878
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 26/01/2023

Posizione in classifica: 1686

Qualcosa

Chiara Gamberale

Narrativa estera - Recente

Qualcosa
Una storia che ha la leggerezza della fiaba e la profondità di un classico. Un'originalissima riflessione sul dolore, l'amicizia, l'amore e il (non) senso della vita a partire dallo «spazio vuoto» che ognuno ha dentro di sé. «qualcosa di troppo, più che il nome della principessa del nuovo libro di chiara gamberale, è un ruggito a un mondo che viaggia con il pilota automatico. La sintesi più bella che potevano mettere insieme qualcuno di importante (il padre) e una di noi (la madre). Per lei non esistono pit-stop. Bisogna correre persino quando le ruote sono sgonfie. E fa niente se gli altri non ti capiscono. » - carlo baroni, corriere della sera«il romanzo di chiara gamberale è una favola per adulti dagli echi calviniani. » - paola dezi, corriere adriatico«la principessa qualcosa di troppo crescerà attraversando il dolore e scoprendo che l'amore, a volte, è questione di niente. » - vanity fair«una favola leggera, che interseca i significati profondi dell'amore, dell'amicizia, del dolore, degli intrighi che fanno dell'esistenza uno spazio terremotato. » - mariapia bonanate, famiglia cristiana«chiara gamberale indaga sul dolore, sulla ricerca dell'amore che sconfina nell'ossessione e ironizza sui social network. » - francesco musolino, il fatto quotidiano«poetico, vero, non retorico, cristallino. Da leggere. » - gabriele ottaviani, convenzionali«i toni sono lievi e surreali, le parole viaggiano in coppia con le illustrazioni di tuono pettinato, e i concetti sono tosti. Il lieto fine c'è ed è filosoficamente immenso. » - marie claire«chiara gamberale ha messo nel suo nuovo romanzo l'intero mondo delle nostre ossessioni, del tormento e delle corse affannate nelle mani di una ragazzina di tredici anni con gli occhi gialli e spalancati che cerca di imparare a vivere. » - il foglio«chiara gamberale spiega l'automatismo per cui molti passano puntualmente dall'esultanza per aver trovato la presunta metà della mela alla delusione per essersi sbagliati. » - donna moderna«un romanzo che è anche una fiaba. E che 'suona' come una canzone. » - il venerdì di repubblica«chiara gamberale, sulla scia della grande tradizione dei calvino e dei rodari e senza tradire la sua storia letteraria, costruisce fiabescamente una lettura lucida ed efficacissima dell'oggi. » - il messaggero«una favola da leggere a diverse età. » - l'espresso'. E le prese, all'improvviso, una grande nostalgia di niente. ' la principessa qualcosa di troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma quando, per la prima volta, un vero dolore la sorprende, la principessa si ritrova «un buco al posto del cuore». Com'è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, improvvisamente non ne provi più nessuna? Smarrita, qualcosa di troppo prende a vagare per il regno e incontra così il cavalier niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante». Grazie a lui, anche la principessa scopre il valore del «non-fare», del silenzio, perfino della noia: tutto quello da cui è abituata a fuggire. Tanto che, presto, qualcosa di troppo si ribella. E si tuffa in smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti, s'innamora di un principe sempre allegro, di un conte sempre triste, di un duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l'insopportabile «nostalgia di niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure… fino ad arrivare in un misterioso luogo color pistacchio e capire perché «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura». Chiara gamberale, abituata a dare voce alla nostra complessità, questa volta si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo. Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di tuono pettinato, qualcosa ci aiuta così a difenderci dal troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col niente.
Punteggio: 878
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/07/2024

Posizione in classifica: 1687

Mandami A Dire

Pino Roveredo

Narrativa estera - Recente

Mandami A Dire
Premio campiello 2005. Selezionate e introdotte da claudio magris, quattordici storie, istantanee epifanie del quotidiano, nelle quali si mescolano sapientemente realismo sanguigno, pietas, umorismo e slanci visionari. Sulla scia di svevo, saba e scipio slapater, roveredo sviluppa l'antiletterarietà propria della narrativa triestina in cinque racconti dove l'esperienza vissuta infrange le regole del galateo narrativo. Pino roveredo è nato nel 1954 a trieste da una famiglia di artigiani. Dopo varie esperienze di vita disordinata, ha lavorato per anni come operaio in fabbrica. Scrittore e giornalista, fa parte di varie organizzazioni umanitarie che operano in favore delle categorie disagiate.
Punteggio: 878
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/06/2024

Posizione in classifica: 1688

Il Muro

Jean-Paul Sartre

Narrativa estera - Recente

Il Muro
Il muro uscito in francia nel 1939, a un anno di distanza da la nausea, è probabilmente l'opera letteraria più forte e rappresentativa del grande intellettuale francese. Motivo comune dei racconti riuniti in questo volume è l'antitesi tra coraggio e viltà: una diversa attitudine, di fronte alla vita dei diversi personaggi, che un febbrile monologo interiore svela in un attimo oscuro del loro destino. Il muro dinanzi al quale i condannati troveranno la morte, le pareti delle stanze che chiudono tragici misteri sessuali e delittuosi, le storture e le ipocrisie sociali che avvelenano una coscienza al suo nascere e la preparano ad una sorte colpevole, sono i molteplici aspetti di questa realtà allucinata.
Punteggio: 878
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/01/2022

Posizione in classifica: 1689

Nostalgia

Eshkol Nevo

Narrativa estera - Recente

Nostalgia
Noa, studentessa di fotografia a gerusalemme e amir, studente di psicologia a tel aviv, decidono per convenienza di spostamenti di trasferirsi in un villaggio a metà strada tra le due città. Castel - questo è il nome del villaggio - è un'ex enclave araba abbandonata nel 1948 e da allora divenuta dimora di una comunità ebraica proveniente dal kurdistan. I due ragazzi sviluppano da subito un rapporto di caldo vicinato con i padroni di casa, gli zakian e con una famiglia che vive nei dintorni, segnata dalla tragedia della morte di uno dei figli, ucciso in libano e il cui secondogenito stringerà un'amicizia fraterna con amir. Questo intreccio di sentimenti e drammi privati si complicherà quando un operaio palestinese di nome saddiq che sta svolgendo dei lavori nei paraggi riconoscerà nella casa dove abitano noa e amir l'abitazione da cui la propria famiglia era stata scacciata all'arrivo dei coloni ebrei. Di quella casa saddiq possiede ancora la chiave, e si fa forte in lui, giorno dopo giorno, il desiderio di entrare furtivamente nell'appartamento della sua infanzia. Il giorno in cui cede alla tentazione, ritrovando tra l'altro un gioiello che sua madre aveva nascosto dietro a un mattone, verrà arrestato come sospetto terrorista. Intanto, sulle esistenze di noa, amir e degli altri abitanti del quartiere, si stende il velo nero di una tragedia collettiva: è il 4 novembre del 1995 e yitzak rabin, capo del governo, viene assassinato.
Punteggio: 878
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/09/2024

Posizione in classifica: 1690

L' Ultimo Dei Savage

Jay McInerney

Narrativa estera - Recente

L" Ultimo Dei Savage
Un affresco da cui emerge 'il dolente ritratto di una generazione drammatica'. Il protagonista del romanzo, will savage, è un personaggio indimenticabile, un uomo del sud profondamente ribelle che, avendo la ventura di vivere la propria giovinezza negli anni bollenti della contestazione e dei figli dei fiori, si appropria di questa filosofia e compie una personale, certamente non facile, rivoluzione contro gli schemi consolidati della propria famiglia, aristocratica e conservatrice, della propria razza, della propria cultura.
Punteggio: 877
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/10/2021

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