Esiste forse qualcosa di più bello della primavera a parigi? Eppure, quell'8 aprile 1892 nella libreria di rue des saints-pères, nessuno s'interessa alle bellezze della città in fiore, e regnano lo sconcerto e la paura. Perché, nottetempo, un ladro è penetrato nel negozio e nell'appartamento di kenji mori, socio e padre putativo di victor legris, e li ha messi a soqquadro, rubando però soltanto una piccola coppa senza valore. È la prima volta che il crimine tocca direttamente la libreria di victor e la cosa, ovviamente, non può che spingere lui e il suo curiosissimo commesso, joseph, a intraprendere un'indagine per scoprire il colpevole e recuperare la refurtiva, che ha per kenji un grande significato affettivo. Così, seguendo le tracce di quell'oggetto, che sembra essere più inafferrabile del santo graal, i due detective dilettanti si avventurano nei meandri di una parigi insolita, anch'essa indifferente al risveglio primaverile, anzi raggelata da una serie di attentati compiuti dagli anarchici. Inoltre, proprio mentre gli strilloni annunciano che uno dei dinamitardi è stato finalmente arrestato, una catena d'inspiegabili delitti riporta il panico fra la popolazione, rendendo le ricerche ancora più difficili.
Flavia de luce, l'audace undicenne con un talento sherlockiano per la chimica e per il delitto, si trova presa in un groviglio che questa volta la tocca negli affetti più cari. Alla stazione dismessa di bishop's lacey è attesa lady harriet, la madre dispersa dieci anni prima tra le nevi dell'himalaya. Sono ad aspettarla non solo l'impetuosa ragazzina, lo svagato padre colonnello e le due temibili sorelle, daffy e feely, con il maggiordomo: c'è tutta la comunità del vecchio villaggio. Perché il ritorno della dama della magione di buckshaw è un evento, da celebrare in pompa magna. Ma ciò che scende dal treno è solo la bara di harriet con la spoglia mortale preservata dai ghiacci, onorata da altissime personalità statali. Tra cui perfino l'ex premier della guerra da poco vinta, il vecchio churchill. Ed è da lui che viene la prima puntura alla curiosità di flavia.
Kostas charìtos, commissario dal volto umano e appassionato lettore di vocabolari, cambia i suoi consueti itinerari. In questa sua nuova avventura approda a istanbul per una vacanza. Almeno nelle intenzioni, visto che il demone dell'indagine torna a visitarlo nella persona di un greco, uno dei pochi rimasti nell'antica costantinopoli. Maria, una anziana conoscente dell'uomo, la sua balia, è scomparsa, e lui non sa come districarsi nella ricerca. Così charìtos, solo apparentemente spaesato nei babelici scenari turchi, saprà ricostruire con arguzia, talento investigativo e grande ironia una fitta e complessa rete di vendette personali, soprusi, ingiustizie che faranno luce su quella misteriosa scomparsa. Ancora una volta petros markaris tesse una trama condotta con la precisione di un orologiaio, un affresco a tinte forti delle contraddizioni, dei colori, degli odori della società mediterranea.
Roy dillon, il truffatore. Lilly dillon, la madre, moira langtry, l'amante, carol roberg, l'infermiera. Roy è giovane e affascinante, ma è un truffatore senza morale. Lilly è al soldo della criminalità organizzata, moira è alla costante ricerca dell'occasione giusta, mentre carol, l'infermiera che segue roy dopo che la vittima di un imbroglio si è vendicato con una mazza da baseball, cerca di rifarsi una vita e di dimenticare il proprio passato. Insieme, compongono un quadrilatero perverso di amori e desideri inconfessati, fatto di imbrogli, raggiri, soldi facili e violenza, in un mondo in cui tutti hanno qualcosa da perdere, e ben poco da guadagnare.
Francia, settembre 1793. La rivoluzione si dibatte in gravi difficoltà, stretta tra nemici interni ed esterni. Mentre a parigi il comitato di salute pubblica instaura il terrore, un misterioso giustiziere vendica le vittime della rivoluzione con una serie di delitti efferati ed evocativi: i cadaveri di alcuni esponenti di spicco del club dei giacobini, decapitati come se fossero saliti sulla ghigliottina, vengono rinvenuti nei luoghi più sacri alla mistica patriottica. A indagare con discrezione e prudenza su quei delitti che rianimano con nuovo ardore le speranze dei controrivoluzionari, viene chiamato un avvocato di sicura fede repubblicana, etienne verneuil, la cui abilità nelle investigazioni criminali è nota ai capi giacobini.
Filippo solimèni, detto lollo, narra la propria storia, dall'arrivo dei carabinieri in viale san martino 447, dove abita con i genitori. È l'alba del 4 marzo 1977. Lollo viene condotto in caserma e interrogato sulla morte di immacolata pianuzza in barbalonga chirò, la vicina di casa assassinata nella tarda serata dell'8 dicembre 1976, festa dell'immacolata concezione. Ascoltata la sua deposizione, la dottoressa adele piraino limongi, sostituto procuratore, lo arresta e lo rinchiude nel carcere di gazzi. Fabrizio prisicianotto, penalista di messina, viene incaricato della difesa e la delega in gran parte al giovane praticante procuratore italo agro, suo sostituto e cugino dell'indagato. Qualche tempo dopo che è stato considerato estraneo al delitto e, quindi, rilasciato, la sua situazione si complica a causa di un altro omicidio. Anche questa volta, i carabinieri lo arrestano, ma sono costretti a rimetterlo in libertà per una inattesa risolutiva testimonianza. Ma i guai di solimèni non finiscono qui. Ambientata tra messina e letojanni, nelle atmosfere siciliane raccontate senza veli, mostrandone convenzioni e tabù, tic collettivi e individuali, un giallo serrato e imprevedibile nel quale il giovane italo agrò padroneggia il proprio ruolo di legale e lo interpreta con la passione che merita un parente sfortunato.
Pekkala un tempo era conosciuto come l'occhio di smeraldo: il più famoso detective di tutta la russia, il braccio destro dello zar, l'uomo a cui l'ultimo dei romanov aveva affidato la sicurezza della sua famiglia e di tutto il paese. Ora, dopo la rivoluzione, è solo il prigioniero 4745-p nel campo di lavoro della siberia, dove è riuscito a sopravvivere per nove anni, e per il resto del mondo è un uomo morto e sepolto. Ma una possibilità di salvezza si presenta quando è stalin stesso a convocarlo per chiedere il suo aiuto per risolvere un mistero che dura dal 1918. Lo zar e la sua famiglia non sono stati fucilati dai rivoluzionari come afferma la propaganda del partito: qualcuno li ha liberati o eliminati all'insaputa dei bolscevichi. La missione di pekkala è scoprire che cosa sia successo davvero ai romanov e trovare il loro tesoro scomparso. Il suo premio è la libertà per sé e la donna che ama. Il prezzo del fallimento è la morte. Ambientato nella russia brutale e paranoica del periodo stalinista,
La scomparsa di leah martins, una bambina inglese di cinque anni che si trovava in vacanza con la sua famiglia in una tranquilla cittadina della costa romagnola, mette in subbuglio tutta la riviera a pochi giorni dall'apertura della stagione turistica. La polizia fatica a gestire le ricerche che si rivelano ben presto più complesse del previsto e conducono direttamente in inghilterra, nell'oscuro ambiente da cui proviene la famiglia della bambina. L'ispettore alvaro gerace non ha dubbi. La piccola è stata rapita. Dello stesso avviso il giornalista luca rambaldi che decide di aiutare il poliziotto. Ma perché in italia? E chi l'ha sequestrata? Dall'altra parte della manica l'investigatore di scotland yard, peter mcbride, ha due soli obiettivi: riscattare la sua infanzia trascorsa in una gang di manchester e riportare a casa la bambina. La sua è un'indagine non autorizzata. E mentre tutti i possibili testimoni vengono man mano eliminati barbaramente, le due inchieste, e i loro protagonisti, si incrociano in una lunga scia di sangue. È una lotta contro il tempo fino a quando emergerà una verità sconvolgente e inconfessabile in cui violenza e omertà sono gli unici aspetti visibili.
Nel 1980, nel texas meridionale, al confine con il messico, il giovane llewelyn moss, un reduce dal vietnam, si imbatte, mentre sta cacciando antilopi nella prateria, in un convoglio di jeep colme di cadaveri, di droga e di soldi. Prende i soldi e decide di tenerseli, ma diventa subito la preda di una spietata partita di caccia: inseguito dai trafficanti, da uno sceriffo vecchia maniera, nonché dal solitario chigurh, un assassino psicopatico munito di una pistola da mattatoio. Moss tenta disperatamente di sfuggire a un destino inevitabile, coinvolgendo per ingenuità la giovanissima moglie.
La nuova indagine del commissario di polizia più amato degli italiani. Montalbano questa volta si trova a giocare duro e decide di intervenire in prima persona gettando a mare problemi di coscienza e sensi di colpa. In un supermercato di vigàta viene commesso un furto, nella notte è stato sottratto l'incasso - una grossa somma - ma non ci sono segni di effrazione. Il direttore borsellino appare un po' frastornato, si sente chiamato in causa dalle domande di augello e montalbano, in una parola ha paura. Il giorno seguente borsellino è morto, impiccato nel suo ufficio. Suicidio? Il dottor pasquano ha qualche dubbio; cosa si nasconde dietro quel furto? E cosa ha taciuto il direttore? Nel frattempo in un appartamento di vigàta viene trovato il cadavere di una ragazza. È stata accoltellata, a denunziare l'omicidio il convivente, giovanni strangio, che però ha un alibi di ferro. I due fatti criminosi sfiorano i nomi di due potenti: l'onorevole mongibello, amministratore della società proprietaria del supermercato, e michele strangio, presidente della provincia, padre di giovanni. Come sempre nei gialli di camilleri due storie si rincorrono, si incrociano, si separano e poi tornano a intrecciarsi. E montalbano questa volta si trova a giocare duro: stretto da un lato dai superiori che dicono e non dicono, dall'altro dal giudice che non la vede come lui, infine dall'opinione pubblica guidata da televigàta, decide di intervenire in prima persona gettando a mare problemi di coscienza e sensi di colpa. E il quadro improvvisamente si ricompone e appare in tutta la sua scomoda verità.