Dietro lo pseudonimo di gigi berté si nasconde un vicequestore aggiunto in carne e. Coda brizzolata, che opera in un commissariato italiano alberto, amore mio. Aiutami! Uccideranno anche me. Così riporta una lettera che viene dal passato. È firmata diana meyer, e risale al 1976, ma il professor alberto sorrentino la riceve solo quarant'anni dopo, e per pura fatalità. Che fine ha fatto la bella austriaca che, in un infuocato agosto caprese, il professore ha immensamente amato? Non era stato facile dimenticarla. Dopo il suo brusco e inspiegabile abbandono, l'aveva odiata per anni, ma ora quella lettera drammatica sbriciola le sue certezze. Forse diana ha dovuto lasciarlo? Per mettere in pace il cuore e la coscienza, il professore si rivolge all'amico gigi berté, invitandolo a capri. Per il commissario con la coda la sfida è ardua: la vicenda è complicata da molteplici aspetti psicologici e le persone coinvolte sono poco propense a parlare. Inoltre, lavorare fuori dalla sua area di competenza limita la sua libertà d'indagine, già di per sé difficile perché i fatti sono lontani nel tempo. I misteri antichi dell'isola azzurra e la sua sfibrante bellezza catturano anche berté, che esorcizza le sue paure scrivendo racconti e telefonando all'amata marzia. Ma quando il passato ritorna e colpisce ancora nel presente, tingendolo di rosso, berté, con la sua abilità e i suoi metodi anticonvenzionali, riesce a ricostruire l'intricata vicenda, fino al colpo di scena finale.
A volte basta un niente per sconvolgere la vita di una placida cittadina di provincia. Basta, per esempio, che l'unico farmacista, corso in ospedale dove sta per nascere il suo primo figlio, debba tenere chiuso il negozio: niente medicine per gli anziani e, soprattutto, niente medicine per il gaggina, un colosso di centotrenta chili con il carattere dell'attaccabrighe di professione. Quel giorno, senza i suoi tranquillanti, non riesce a tenere a bada la propria ira: in sella a un motorino scassato tenta di assaltare la stazione dei carabinieri, irrompe nel bar della locale polisportiva, picchia un vigile che vuole fargli la multa, per poi barricarsi in casa minacciando con una katana da samurai chiunque si avvicini. Al piccola russia - così viene chiamato il borgo, dove le strade hanno tutte nomi di
A torino, quella mattina, fa un freddo cane e c'è aria di neve. Mentre sta andando a scuola, senza quasi aver tempo di capire cosa accade, la prof camilla baudino si ritrova testimone di un brutale regolamento di conti: all'incrocio tra due centralissime vie della città una moto si affianca a un'auto e con un colpo di pistola il centauro uccide il conducente della macchina, per poi sparire nel traffico. Pochi minuti dopo, ad accorrere sulla scena del delitto per dirigere le indagini arriva l'unico poliziotto da cui camilla avrebbe desiderato tenersi alla larga: il commissario gaetano berardi. Sono trascorsi quasi tre anni da quando gaetano e camilla si sono incontrati l'ultima volta, ma il tempo - che a lui ha regalato qualche affascinante ruga in più, mentre a lei la pungente inquietudine per un matrimonio un po' appannato e le scaramucce con una figlia nella piena adolescenza - sembra non aver sopito del tutto un'attrazione pericolosamente vicina a trasformarsi in amore. Poche ore più tardi, anche la giornata della giovane dottoressa francesca gariglio è destinata a prendere una piega inusuale. La polizia rinviene il cadavere di un pensionato, massacrato con una spranga: è un suo ex paziente, uno dei tanti di cui francesca si prende cura lavorando nelle corsie dell'ospedale di chivasso, cittadina che fino a quel momento aveva ritenuto sin troppo tranquilla.
Giorgia cantini, investigatrice privata a capo di una piccola agenzia di periferia nella chinatown di bologna, è appena stata lasciata da luca bruni, dirigente della questura e capo della omicidi. Dopo una breve e appassionata convivenza, l'uomo ha preso la sofferta decisione di tornare dalla moglie e dal figlio adolescente, e giorgia sfoga la propria tristezza ubriacandosi nei bar e nei locali della città. È in questa fase non facile della sua vita che incappa in furio salvadei, un affascinante cantautore quarantottenne che sembra avere tutte le fortune - fama, ricchezza, talento -, ma che al momento è un musicista in piena crisi artistica ed esistenziale. Furio infatti abusa di alcol, è deluso dal mondo discografico, ed è sotto stress a causa di una donna, adele, una fan insistente che gli dà il tormento seguendolo ovunque e pressandolo con telefonate in piena notte. Furio incarica giorgia di pedinare la sua persecutrice e di provare a riportarla alla ragione prima che si trasformi in una stalker violenta. Il problema è che adele dimostrerà di essere un vero e proprio enigma. Oltre a furio, infatti, anche altri sono sulle sue tracce, compresa una sosia perfetta: miriam, un'attrice fallita che le somiglia come una goccia d'acqua e il cui cadavere verrà ritrovato nel cortile del cinema lumiére. Sotto le piogge persistenti dell'autunno alle porte, con la mente un po' annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di bruni, giorgia si perderà in una trama che ricorda quella del film
A ragged island, un'isola avvolta nella nebbia al largo delle coste del maine, la caccia a un tesoro sepolto e protetto da una maledizione secolare diventa l'ossessione del capitano neidelman. Con l'aiuto del biologo proprietario dell'isola, organizza una squadra di esperti, dotata di attrezzature ultrasofisticate, e dà inizio agli scavi per estrarre il tesoro dalla sua 'cassaforte naturale', un intricato labirinto di anfratti e pozzi sotterranei invasi dall'acqua. La curiosa formazione si rivela un sistema di trappole micidiali ideato nel settecento, e gli uomini della spedizione cadono vittime di strani incidenti e di morti inspiegabili, ma il folle neidelman è deciso a infrangere la maledizione mentre la paura sale lentamente, come la marea.
È una calda giornata di giugno, josefin cederén cammina con la figlia emily lungo la strada di un quartiere residenziale di uppsala, quando improvvisamente una macchina le investe con violenza, uccidendole. Quello stesso giorno, scompare sven-erik cederén, marito e padre delle due vittime, ora principale sospettato del duplice omicidio. Ma davvero si è trattato di un dramma privato? È possibile che un uomo arrivi ad annientare la propria famiglia? Alla guida delle indagini, ann lindell, trentacinque anni, da quindici all'anticrimine di uppsala, non ne è del tutto convinta. C'è anche un'altra pista che si fa strada: cederén potrebbe essere coinvolto in un clamoroso scandalo farmaceutico internazionale. Impegnata nelle ricerche con la determinazione che la distingue, ann intanto sente sempre più forte il desiderio di una vita normale, ma proprio quando è convinta che le cose comincino a girare nel verso giusto, si trova improvvisamente davanti a una scelta decisiva che rimette tutto in discussione.
Delitti 'bestiali' solo perché perpetrati da animali. Ma in realtà omicidi raffinatissimi, vendette lente e meditate, riscatti attesi e più che motivati. Che siano elefanti maltrattati, gatti perseguitati, topi orribilmente torturati, polli da allevamento resi pazzi dal regime di vita loro imposto, capre sadicamente private della libertà e perfino scarafaggi in grado di filosofeggiare, questi animali sono più che umani per psicologia e sensibilità e sorprendentemente in grado di reagire contro il loro persecutore, quasi sempre un essere umano che di umano ha ben poco. Tredici racconti inquietanti, pervasi da un'ansia sottile che svelano il punto di vista dei domestici compagni dell'uomo.
Coliandro è un sovrintendente di polizia del tutto incapace di svolgere indagini giudiziarie, e sconta eterne punizioni per i propri errori. Al suo fianco, una giovane post-punk di nome nikita è impegnata a difendersi più dalle sue goffe avance che dai malviventi. Nikita si rivolge a coliandro per una grana: doveva consegnare un pacco e se n'è dimenticata. Il pacco contiene 200 milioni. Anche questa volta i due vengono investiti da un'avventura piena di rovesciamenti e colpi di scena, tra killer, giudici corrotti e sparatorie.
Londra. Sulle rive del tamigi viene ritrovato il corpo di una giovane donna. Il cadavere è tagliato in due all'altezza dei fianchi e reca orribili segni di torture. Il delitto ricorda quello di elizabeth short, soprannominata la dalia nera, uno dei più famosi casi irrisolti della los angeles degli anni '50. Passano giorni prima che la ragazza riesca a essere identificata: si tratta di louise pennel, aspirante modella ventiquattrenne. Pochi gli indizi in mano ad anna travis, il sergente della polizia assegnato al caso: una foto che ritrae la vittima vestita di un miniabito rosso e una rosa nei capelli, e le somiglianze con il caso della dalia nera. Somiglianze che, con il proseguire delle indagini, si fanno sempre più inquietanti e insistenti. E quando l'assassino comincia a inviare alla stampa biglietti identici a quelli che inviava il killer di elizabeth short, anna non ha più dubbi: l'omicida è un copycat in piena regola, un sadico così ossessionato da quel delitto, da volerlo riprodurre alla perfezione in ogni sua parte. Con l'aiuto dell'ispettore capo langton, anna deve intraprendere una lotta contro il tempo per fermarlo, non prima di aver rischiato di diventare lei stessa l'ultima vittima.
La donna che parla dalle pagine di questo romanzo impariamo a riconoscerla subito. È incinta. Non ha voglia di bere. Non ha voglia di stravizi. Con qualche risentimento nei confronti del padre della creatura che porta in grembo, sta cercando di pianificare la sua esistenza strampalata. E invece ecco che arriva fruit, che le fa passare una inaspettata notte saffica. Sta ancora riprendendosi dalla sorpresa che fruit è morta. Un suicidio? Per una come lei, che guarda in faccia uomini e realtà, fruit non aveva ragione di togliersi di mezzo. Col suo pancione entra nel complicato labirinto di strade, volti, ambienti, nel marcio di una società che continua a sotterrare i suoi cadaveri nel profitto. E svolge una vera indagine.