'feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi' è una spy story dalla trama 'flessibile', è un pretesto per l'esibizione di switters, il protagonista, personaggio complesso e contraddittorio. Switters è un uomo che non avrebbe bisogno di portare una pistola perché è una pistola. Agente segreto in missione speciale, anarchico al soldo del governo, pacifista armato, vegetariano innamorato del prosciutto, mago delle tecnologie che odia i computer, la creatura di robbins è l'esatto opposto dell'affidabile e cinica figura dello 007 che siamo abituati a immaginare. I suoi viaggi attraverso i quattro continenti, le improvvise fughe amorose, i momenti di pericolo a cui viene esposto sono gli ingredienti principali di questo romanzo.
In una milano vagamente futuristica, insediata di militari, poliziotti e grandi schermi televisivi sui quali un presidente pronuncia lunghissimi discorsi, il protagonista, un aitante quarantenne con alle spalle un fallimento come marito e come padre, inizia un suo esperimento sessuale, attraverso un percorso di perversione prestabilita. Il sesso, nel bene o nel male, in negativo o in positivo, in un universo che ha perso ogni ideologia e certezza di valori, sembra essere l'unica merce di scambio possibile.
In una milano vagamente futuristica, insediata di militari, poliziotti e grandi schermi televisivi sui quali un presidente pronuncia lunghissimi discorsi, il protagonista, un aitante quarantenne con alle spalle un fallimento come marito e come padre, inizia un suo esperimento sessuale, attraverso un percorso di perversione prestabilita. Il sesso, nel bene o nel male, in negativo o in positivo, in un universo che ha perso ogni ideologia e certezza di valori, sembra essere l'unica merce di scambio possibile.
Costa azzurra, 1938. Vittima di un banale scambio di rullini josef vadassy, un timido insegnante di origine ungherese e incerta cittadinanza, viene arrestato con l'accusa di spionaggio. In realtà la polizia francese sa benissimo che vadassy è innocente, ma sa anche che non è in condizione di trattare: quindi, o entro 3 giorni scoprirà chi, fra gli ospiti del suo stesso alberghetto, è il vero agente nemico, o si vedrà revocare l'indispensabile permesso di soggiorno. Per imparare il mestiere di spia 3 giorni possono essere pochissimi, specie se i tuoi compagni di villeggiatura provengono da ogni parte d'europa e appaiono nel giro di una stessa conversazione l'innocenza stessa o la perfidia incarnata.
'la bustina di minerva' è una rubrica iniziata sull'ultima pagina dell''espresso' nel marzo del 1985 e continuata con regolarità settimanale sino al marzo 1998, quando è diventata quindicinale. Ora le 'bustine' sono state selezionate e raccolte in questo libro. Si spazia da riflessioni sul mondo contemporaneo, alla società italiana, alla stampa, al destino del libro nell'era di internet, sino ad alcune caute previsioni sul terzo millennio e a una serie di 'divertimenti' o raccontini. La raccolta dà il senso alla rubrica che, come vuole il titolo, intendeva raccogliere quegli appunti occasionali e spesso extravaganti che talora si annotano nella parte interna di quelle bustine di fiammiferi che si chiamano appunto minerva.
Il romanzo racconta la tragica guerra del peloponneso, che insanguinò la grecia fra il 431 e il 404 a. C . L'indimenticabile protagonista è l'ateniese alcibiade, pupillo di socrate, generale indomito, denunciato per empietà, condannato a morte, transfugo a sparta, nuovamente accolto come comandante ad atene e infine ucciso a tradimento. E il romanzo si conclude con la narrazione dell'altro evento-simbolo di quegli anni, il processo e la morte di socrate.
Il romanzo racconta la tragica guerra del peloponneso, che insanguinò la grecia fra il 431 e il 404 a. C . L'indimenticabile protagonista è l'ateniese alcibiade, pupillo di socrate, generale indomito, denunciato per empietà, condannato a morte, transfugo a sparta, nuovamente accolto come comandante ad atene e infine ucciso a tradimento. E il romanzo si conclude con la narrazione dell'altro evento-simbolo di quegli anni, il processo e la morte di socrate.
Le zitelle più amate della letteratura italiana vengono riproposte nella loro versione originaria, nella prima stesura del romanzo palazzeschiano, datata 1934. La vita delle due sorelle materassi, cinquantenni ricamatrici pazienti e ligie al lavoro, viene sconvolta dall'arrivo del nipote remo, il bellissimo adolescente che a poco a poco scialacqua il bel gruzzolo che le due formiche avevano accumulato sudando assiduamente su sangalli, merletti e rifiniture. Il capolavoro di una tra le figure più vivaci del novecento italiano, il romanzo in cui palazzeschi riversa tutta la sua vena di grande interprete, in chiave grottesca, della piccola italia.
Premio campiello 1984. La storia di maria e giuseppe: senza scostarsi dalla tradizione e dai testi neotestamentari, l'autore dà un resoconto di grande efficacia su un rapporto di coppia fuori dal mito, restituendoci in particolare la figura di giuseppe come quella di un uomo vivo, di grande concretezza e sensibilità. Prefazione di carlo bo. Questo romanzo valse all'autore il premio campiello nel 1984.
Il romanzo narra la vicenda di tre amiche che dividevano la stessa stanza al college ma che poi, finiti gli studi, si sono perse di vista. Dopo anni, si ritrovano a trascorrere una vacanza in un lussuoso ranch del wyoming. E' l'occasione per rinsaldare un legame rimasto forte a dispetto del tempo, ma anche per svelare antichi segreti, cancellare vecchie ferite e trasformare quei giorni, segnati da incontri inaspettati, in un punto di svolta delle loro esistenze.