'ma perché lo fai? Cosa ti rendono i ricci? ' 'mi rendono felice. ' 'te ne potresti occupare tu per questi due giorni? ' inizia più o meno così l'amicizia tra massimo, veterinario specializzato nei bovini, e un riccetto orfano. Il cucciolo ha pochi giorni, è tutto rosa, e ha sul dorso una corona di aculei bianchi e morbidi, un po' scomposti. Pesa solo 25 grammi e pigola piano: ha fame, o freddo, o forse si sente solo. Un pianto tanto disperato che scalfisce la corazza di abitudini e apatia che massimo si è costruito. È così che ninna - sì, perché il riccetto spettinato si rivela una femmina - stravolge la sua vita con la forza della sua personalità. È curiosa e appena 'annusa' novità si affaccia dal suo rifugio; è giocherellona, e si diverte a rovesciare con il naso la ciotola dell'acqua; è affettuosa e lo lecca pazza di gioia dopo una lunga assenza. Però è anche un animale selvatico e reclama la sua libertà: la gabbia le va sempre più stretta e la sua felicità è fuori nei boschi. In questo libro, massimo vacchetta racconta lo straordinario incontro che lo ha aiutato a uscire da un periodo buio e gli ha dato un nuovo scopo: creare un centro di recupero per i ricci, una specie minacciata dalla nostra disattenzione, e aiutare gli esemplari in difficoltà. Come trilly l'impenitente dongiovanni, o la fragile lisa che ha conquistato tutti con il suo sguardo, o zoe che ha saputo resistere a ogni colpo. Animaletti feriti, maltrattati, indifesi, ma in grado di trasmettere una grande voglia di vivere.
Una scelta di testi 'meno facili' operata tra le 'lectures on physics' di feynman. Filo conduttore di questo volume è una teoria tanto popolare quanto poco compresa: la teoria della relatività di einstein. Come disse il fisico freeman dyson, che fu suo allievo al caltech, in feynman 'il pensiero profondo e il fare burlesco e giocoso non erano parti separate di una personalità divisa. Egli faceva le due cose contemporaneamente'. Seguire una di queste lezioni richiede una costante attenzione ai trabocchetti che il fisico tende di continuo, avvalendosi di uno stile dialogico degno di un filosofo antico. In feynman nessun concetto è così ovvio o elementare da non meritare un supplemento di indagine, un'analisi più attenta.
Nel 1913, un impiegato indiano di 25 anni, srinivasa ramanujan, scrisse a g. H . Hardy, il più grande matematico inglese dell'epoca, per sottoporgli alcune sue idee sui numeri. Hardy si rese subito conto che la lettera era opera di un genio, organizzò il viaggio di ramanujan da madras a cambridge, e così ebbero inizio un'amicizia e una collaborazione tra le più singolari nella storia della scienza. Il giovane indiano, sotto la guida di hardy, concepì teoremi e congetture che sbalordirono il mondo scientifico e che avrebbero avuto sorprendenti applicazioni, a decenni di distanza, in settori come la chimica e l'informatica. Dopo sette anni, tuttavia, ramanujan, lontano dalla famiglia e dalla patria, si ammalò e tornò in india solo per morirvi.
Le due del mattino. Tutto ha inizio quando viene rinvenuto il corpo martoriato di rosie williams, una prostituta del quartiere a luci rosse di aberdeen, scozia. Sulla scena del delitto viene chiamato il sergente logan mcrae, sotto inchiesta disciplinare per il grave ferimento di uno dei suoi agenti, di cui è ritenuto responsabile. Da quella tragica sparatoria la sua carriera sembra essere irrimediabilmente compromessa: caduto dal podio di eroe che aveva conquistato per aver risolto il difficile caso del 'collezionista di bambini', rimosso dalla squadra dell'ispettore insch, logan viene sbattuto in mezzo al gruppo di agenti falliti comandato dall'ispettrice steel, con la quale si instaura immediatamente un rapporto conflittuale. Intanto, sullo sfondo della stessa notte che accoglie il cadavere di rosie, divampa un orribile incendio: alcune persone sono intrappolate in un palazzo da un perverso omicida che, nascosto nel buio, ascolta estasiato le grida dei corpi che bruciano. Tra i brutali omicidi e i terribili roghi che infiammano l'estate di aberdeen, per logan l'unica possibilità di riscatto è nella veloce risoluzione di uno dei casi. In un crescendo di tensione e brutalità, stuart macbride svela una trama in cui i personaggi e le storie si intrecciano e si separano incessantemente e dove il linguaggio non lascia nulla all'immaginazione. Protagonista assoluta è una vivida e quasi scientifica violenza, alleggerita dal dissacrante senso dell'umorismo dell'autore, che fluttua costante fra le righe del romanzo.
La vita scorre placida a saumur: l'avaro père grandet, ex bottaio e vignaiolo, è impegnato ad accumulare una ricchezza colossale, madre e figlia grandet conducono una vita oscura e monotona sempre impegnate a cucire e a rammendare, mentre su tutti vigila la grande nanon, la fedele serva di casa grandet. Due famiglie, i cruchot e i des grassins, si contendono la mano di eugénie, destinata a diventare una ricca ereditiera. Ma all'improvviso giunge da parigi il cugino charles grandet, eugénie se ne innamora perdutamente e la sua vita viene totalmente stravolta. Da allora eugénie ingaggia una dura lotta contro l'avarizia del padre, nel tentativo di rendere la vita del cugino la più confortevole possibile. Un romanzo intenso in cui un profondo sentimento di disillusione finisce per prevalere su quello dell'amore. 'eugénie grandet' è considerato il migliore dei romanzi di balzac nella serie 'scene della vita di provincia'. D'altronde, come scrisse nel 1833 lo stesso balzac a evelyne hanska, la nobildonna polacca di cui era innamorato, 'bisogna amare, eva mia, mia cara, per creare l'amore di eugénie grandet. Amore, puro, immenso, fiero'. In appendice prefazione e postfazione del 1883, 'orazione funebre' di victor hugo.
Se l'anniversario dell'unificazione ha ricordato agli italiani l'importanza del processo che nel 1861 riunisce i territori della penisola in uno stato nazionale, molto c'è ancora da fare per giungere a una sua valutazione spassionata. Soprattutto per quanto riguarda il ruolo del mezzogiorno. Com'è possibile che il regno delle due sicilie si sia liquefatto davanti a mille volontari guidati da un pittoresco generale in poncho e camicia rossa? Che parte hanno, negli avvenimenti, le iniziative delle popolazioni meridionali o, piuttosto, gli errori dell'élite borbonica? E cos'ha significato, per la storia lunga del paese, la fusione di realtà molto diverse come il nord e il sud? Il saggio mette a fuoco i punti salienti di questo sofferto percorso, interpretando in modo innovativo una 'questione meridionale' che, dopo aver condizionato fortemente lo stesso risorgimento, resta tuttora un argomento primario dell'agenda politica italiana.
Michele farina ha visto sua madre allontanarsi pian piano, inabissarsi fino a divenire quasi irraggiungibile. L'alzheimer l'ha svuotata 'con il cucchiaino dell'uovo alla coque', portandola via un po' alla volta ben prima del suo ultimo giorno. Come trovare un senso a un'esperienza del genere? Come superarla? Dopo dieci anni di silenzio, farina ha deciso di farlo ripercorrendo - grazie al lavoro di giornalista - la propria storia in quella di altri, andando a cercare sua mamma negli occhi di malati sconosciuti. Ne è nata un'inchiesta unica nel suo genere, che descrive l'italia dell'alzheimer attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni. C'è anna maria, convinta di trovarsi nella casa di cura per inaugurare un nuovo negozio. C'è emilio, che dopo quarantatre anni di matrimonio chiede alla moglie elisa quando si sposeranno. C'è chi si è visto ridurre il vocabolario a due sole parole e chi invece ha una gran voglia di aprirsi e raccontare. Esperienze diverse, che disegnano però un percorso unitario. Il viaggio nel mondo di una patologia sempre più diffusa, complice l'allungarsi della vita, eppure 'nascosta': vissuta come un tabù, con dolore e vergogna spesso nell'isolamento. Perché l'alzheimer sembra restare fuori dai radar delle istituzioni: il morbo dell'oblio dimenticato dalla società, e per cui non esiste una cura.
Seduta sul divano, juliet ha un solo desiderio: nascondersi. Dalla sua famiglia, dagli amici, da sua madre. E fare finta che suo marito ben non se ne sia andato per sempre. Ma c'è qualcuno che non ha la minima intenzione di permetterglielo: ha le orecchie spettinate, la coda che scodinzola di continuo e due occhi color nocciola che non smettono di fissarla un momento. Si tratta di minton, il cane di ben. Ha bisogno di lei, ora più che mai. Ma non c'è solo lui. C'è anche coco, il labrador che sua madre ha ben pensato di affidarle per il weekend. Juliet non ha alternative e a malincuore decide di occuparsi di entrambi. Trascinata da questa strana coppia, al parco scopre un mondo nuovo fatto di codici, linguaggi, luoghi suoi propri, dove le persone si chiamano con i nomi dei loro cani: il mondo dei dogsitter. Un mondo che la aiuta a riprendere possesso della sua vita. Piano piano juliet sente di avere un intuito particolare e un modo tutto suo di farsi capire dai quattrozampe. In men che non si dica, tutti vogliono che sia lei a occuparsi dei loro piccoli amici. Perché a juliet basta uno sguardo per capire di cosa hanno veramente bisogno. Per tutti loro juliet ha trovato il segreto della felicità, ora manca solo lei. Ma forse sarà proprio minton a farle capire la strada, passo dopo passo.
Bathsheba everdene è una donna appassionata, libera, affascinante, che eredita una fattoria nella campagna inglese di metà ottocento e fa innamorare di sé tre uomini diversi per carattere ed estrazione sociale - il pastore gabriel oak, il fattore william boldwood, il soldato francis troy sconvolgendo gli equilibri dell'intera comunità. Attraverso le contrastate vicende di bathsheba, hardy indaga i desideri, le fragilità, i conflitti nascosti dietro l'apparente immutabilità di un paesaggio millenario. Perché, come osserva sara antonelli nell'introduzione, 'cosa c'è di sobrio e placido nella vita dei personaggi che abitano questo romanzo? Quasi nulla, giacché si accendono di passioni e si infiammano come gli esseri frenetici che si urtano tra le strade di una metropoli'. Una storia d'amore e di riscatto, il primo grande successo letterario di thomas hardy in una nuova traduzione dell'edizione definitiva voluta dall'autore.
La fine di nashira è vicina, e sulle sue terre riarse talariti e femtiti, razze da sempre nemiche, continuano a combattere una guerra sanguinaria, ignari del destino che presto li annienterà. Talitha e saiph appartengono a due popoli diversi, ma lottano per una missione comune: salvare nashira e scoprire le origini di verba, la creatura millenaria sopravvissuta a due catastrofi. La risposta è custodita nelle profondità della terra, il luogo inviolato in cui secondo la religione dimorano gli dei, il mondo segreto in cui viveva l'antichissimo popolo da cui verba discende. Ma una terribile profezia grava su saiph, e lo spingerà a prendere una decisione irrevocabile. Talitha, braccata dai ribelli e dai soldati talariti, sarà di nuovo costretta a scegliere: lottare per nashira o seguire saiph? La sua vita è a un bivio, mentre i due astri che da sempre hanno segnato il fato di nashira si preparano a riversare sul pianeta un'apocalisse di fuoco.