Sullo sfondo di una haifa scossa dalla guerra del 1973, si dipana lo scenario de l'amante, il più sinceramente israeliano dei romanzi di yehoshua. L'autore si affida alle voci dei suoi personaggi, ai loro sogni, ai ricordi, ai desideri, alle aspettative: sono le parole di adam, agiato proprietario di una grande officina meccanica; le riflessioni della figlia dafi, quindicenne insonne e ribelle; i sogni della moglie asya, intellettuale precocemente ingrigita; gli stupori di na'im, giovane operaio arabo; i vaneggiamenti della novantenne vaduccia; e infine il resoconto stupefatto di gabriel, l'amante scomparso. Mondi lontani, a dispetto dell'amore; voci tanto vicine quanto diverse siglano l'impossibilità di conoscere veramente chi ci vive accanto.
Premio viareggio poesia 2005. Partendo da una drammatica vicenda, dalla prematura scomparsa di una persona amata, milo de angelis compone un'opera di impressionante vigore e sintesi attorno al tema del distacco e dell'addio, lungo i vari percorsi che un'esistenza compie nell'amore e nel dolore, fino alla notte totale. Nelle fasi di questo cammino, carico di richiami interni e di memoria, di echi emozionanti, il poeta lavora con tenace concretezza sul prefigurarsi della morte nei gesti e nelle cose della realtà quotidiana, cogliendone peraltro anche i momenti di lieve passaggio, di illusoria tregua o quiete quasi serena, che sembrano interrompere un irreversibile viaggio verso il nulla.
La quattordicenne antoinette decide di gettare nella senna tutti gli inviti che la madre, volgare e arcigna parvenue, ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. È una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre. In poche pagine, con una scrittura scarna ed essenziale, l'autrice riesce a raccontare un dramma dell'amore, del risentimento e dell'ambizione. Irène némirovsky, nata a kiev nel 1903, è morta ad auschwitz nel 1942.
Sullo sfondo di una haifa scossa dalla guerra del 1973, si dipana lo scenario de l'amante, il più sinceramente israeliano dei romanzi di yehoshua. L'autore si affida alle voci dei suoi personaggi, ai loro sogni, ai ricordi, ai desideri, alle aspettative: sono le parole di adam, agiato proprietario di una grande officina meccanica; le riflessioni della figlia dafi, quindicenne insonne e ribelle; i sogni della moglie asya, intellettuale precocemente ingrigita; gli stupori di na'im, giovane operaio arabo; i vaneggiamenti della novantenne vaduccia; e infine il resoconto stupefatto di gabriel, l'amante scomparso. Mondi lontani, a dispetto dell'amore; voci tanto vicine quanto diverse siglano l'impossibilità di conoscere veramente chi ci vive accanto.
La saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. Un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell'universo.
Deluso e amareggiato sotto il profilo professionale, un giovane medico statunitense lascia il suo paese e va in india, alla ricerca di qualcosa che gli restituisca il senso dell'esistenza, intraprendendo un lungo viaggio dalla ricca america alle bidonville di calcutta. La realtà che lo aspetta è però sconvolgente, un vero e proprio inferno di miseria e degradazione, nel quale gli uomini cercano di sopravvivere tra topi e scarafaggi, nella più assoluta mancanza di mezzi. Ma proprio qui, nelle allucinanti colonie di lebbrosi della 'città della gioia', in mezzo a inondazioni, fame e malattie, il protagonista riuscirà a ritrovare la forza di riscattarsi. Un romanzo sconvolgente, una straordinaria lezione di coraggio.
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice spezzindue. La quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico. L'intelligenza e la cultura sembra dirci l'autore - sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria.
Il sogno di giorgio bellusci è quello di ricostruire il fondaco del fico, una locanda in uno sperduto paesino della calabria in cui si era fermato alexandre dumas. Nel secondo dopoguerra, in questa stessa calabria remota, arriva hans heumann, giovane fotografo tedesco venuto al sud in cerca di luce, di paesaggi, di nutrimento per la sua arte. Sarà proprio giorgio bellusci, suo coetaneo, ad accompagnarlo nelle esplorazioni e nella scoperta. Il loro rapporto resisterà alla lontananza, al tempo e al destino. Finché la figlia di giorgio sposerà il figlio di hans, e dalla loro unione nascerà florian, ragazzo diviso tra due mondi e due culture che racconta in prima persona la storia del nonno giorgio, il suo segreto, la sua ossessione.
Alla nascita nina presenta condizioni generali molto gravi: pesa meno di un chilo, non riesce a respirare autonomamente e ogni giorno è soggetta a gravissime crisi cardiache e respiratorie. È dentro un'incubatrice, la sua
La saga comica e poetica di scatorchio, che per fare dispetto al suo rivale in amore aiuta il sindaco a trasformare il paese in una discarica di rifiuti. Un libro originale e commovente, scritto in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell'universo.