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Libri in questa classifica: 12738

Pagina 144 di 1274

Posizione in classifica: 1431

Caffè Voltaire

Laura Campiglio

Narrativa estera - Recente

Caffè Voltaire
Una commedia fresca e incalzante, brillante e attuale, che coniuga un riuscitissimo ritratto generazionale al racconto informato di una campagna elettorale perfettamente calata nel presente. «ora, se da piccola ambivi alla presidenza della repubblica e da grande ti arrabatti tra collaborazioni e lavoretti precari, non è andata proprio alla grande, questo lo so. Solo che certi giorni brucia più di altri. Oggi, per esempio» svoltati i trentacinque, anna naldini ha la sensazione di ritrovarsi dalla parte sbagliata della trentina: quella in cui la sbornia diventa dura da smaltire, ma soprattutto quella in cui dai progetti è ora di passare ai bilanci. Ma c'è di peggio. Nel giorno del suo compleanno perde la più importante tra le otto collaborazioni precarie di cui si fregiava il suo barocco curriculum: il lavoro di reporter per 'la locomotiva', il quotidiano di sinistra per antonomasia. Non si scoraggia, e dopo la sbronza di rito è pronta a rimettersi in gioco dal tavolino del caffè voltaire, il suo bar di riferimento. Sarà il giornale più a destra del paese, 'i probi viri', a proporle di seguire una campagna elettorale che si preannuncia agguerritissima dopo l'improvvisa caduta del governo. Perfetto, se non fosse che 'la locomotiva' la richiama: ad anna non resta che celarsi dietro due pseudonimi – voltaire e rousseau – e gettarsi nell'agone politico, prestandosi a un doppio gioco in cui vero e falso si confondono sempre di più. Nell'epoca della post-verità, si può scrivere tutto e il contrario di tutto sperando di uscirne indenni? Tra slogan elettorali, scorrettezze di bassa lega e fake news (con l'aggravante di un inatteso incontro romantico), anna si renderà conto che fare la cosa giusta non è facile come sembra. E pensare che tutto è iniziato con un innocuo motivetto francese sugli illuministi, voltaire e rousseau appunto, che il nonno pietro da lomello, un vecchio saggio pragmatico e ironico, le cantava quand'era piccola.
Punteggio: 891
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 30/10/2024

Posizione in classifica: 1432

Il Libro Di Sabbia

Jorge L. Borges

Narrativa estera - Recente

Il Libro Di Sabbia
Nel febbraio del 1969, a cambridge, su una panchina davanti al fiume charles, borges incontra un uomo che ha la sua stessa voce e gli è più intimo di un figlio nato dalla sua carne. L'uomo è borges ventenne, a ginevra, seduto su una panchina davanti al fiume rodano. Comincia così, con un vertiginoso ritorno al «vecchio tema del doppio» e alle atmosfere lucidamente visionarie degli scritti degli anni quaranta, 'il libro di sabbia', che raccoglie tredici, memorabili, racconti - cui se ne aggiungono qui, in appendice, altri quattro. Racconti di carattere fantastico. O forse sogni. O forse incontri con apparizioni spettrali. «in questi esercizi da cieco» scrive borges «ho voluto essere fedele all'esempio di wells: la congiunzione di uno stile piano, a volte quasi orale, con una trama impossibile» - e il risultato è una prosa pacata ed essenziale, ma come non mai modulata e musicale.
Punteggio: 891
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 12/04/2023

Posizione in classifica: 1433

Daisy Jones & The Six

Taylor Jenkins Reid

Narrativa estera - Recente

Daisy Jones & The Six
Ci sono leggende che vivono per sempre. Il romanzo più rock dell'anno. «ho divorato questo romanzo in un giorno, perdendo letteralmente la testa. Daisy e la band cattureranno il vostro cuore, come hanno fatto con il mio» – reese witherspoon«leggere questa storia, narrata dalle voci degli stessi protagonisti, è come guardare una serie imperdibile su un'icona della musica. Un romanzo che ha stile ed energia da vendere» – the new york times«totalmente credibile, straordinariamente appassionante» – the timesdaisy jones & the six: un gruppo rock diventato leggenda. I loro concerti hanno riempito gli stadi di tutto il mondo, le loro canzoni hanno infiammato le notti di un'intera generazione. Il loro mito è la favola di un'ascesa folgorante, dalle prime esibizioni nei locali underground al successo planetario. È l'incarnazione stessa di un'epoca in cui sesso, droga e rock'n'roll sembravano inscindibili. È la sintesi di un'alchimia perfetta: quel magnetismo unico tra billy dunne – il frontman della band, carismatico e tormentato – e daisy jones, splendida cover girl e cantautrice dal talento naturale, spirito libero e inafferrabile. Eppure, il 12 luglio 1979, dopo un concerto memorabile, il gruppo si è sciolto per sempre. Nessuno ha mai saputo perché. Fino a oggi. Ex musicisti e manager, giornalisti e famigliari: sono stati tutti testimoni, e adesso, a quarant'anni di distanza, sono finalmente pronti a raccontare la verità. Ma ognuno ha la propria versione dei fatti. Quella che rivive attraverso le loro voci è una storia di ragazzi di vent'anni, amici e amanti, fratelli e rivali; idoli sul palco, anime fragili a riflettori spenti. Una storia di notti folli e albe smarrite, sogni troppo grandi da afferrare e demoni troppo forti da annientare, passioni che accendono il sangue nelle vene e stelle che brillano fino a incendiare il cielo. Perché una canzone non è mai soltanto una semplice canzone. C'è la vita, nella musica. Ed è impossibile dire con certezza dove finisca l'una e abbia inizio l'altra.
Punteggio: 891
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/01/2025

Posizione in classifica: 1434

Puttane Assassine

Roberto Bolaño

Narrativa estera - Recente

Puttane Assassine
«la violenza, la vera violenza, non si può fuggire, o almeno non possiamo farlo noi, nati in america latina negli anni cinquanta, noi che avevamo una ventina d'anni quando morì salvador allende»: fin dalla soglia del primo di questi tredici racconti, bolaño mette le carte sul tavolo. In tutti si manifesta infatti una qualche forma di violenza, alla quale nessuno (che sia vittima o carnefice) potrà sottrarsi: né il nerboruto giovanotto che pagherà caro l'aver seguito una donna per concupiscenza o vanità; né il fotografo che cerca di salvare due bambini indiani rinchiusi in un bordello per omosessuali; né il padre di b. (trasparente controfigura dell'autore) che durante una vacanza ad acapulco si siede a giocare a carte con la gente sbagliata; né quel lalo cura (lo ritroveremo in «2666») che da bambino viene portato dalla madre sui set dei film a luci rosse da lei interpretati; né il fantasma dell'uomo che assiste alla vendita del proprio cadavere a un necrofilo – né il narratore stesso, costretto alla crudele erranza dell'esilio. Giocando, come sempre, sui registri più vari – dal malinconico al grottesco, dal pornografico al fantastico, dall'ossessivo al comico –, bolaño ci offre qui una sorta di sintesi della sua opera, trasformando ognuno di noi lettori (come ha scritto «the observer») in «un voyeur, avido di vite travagliate e di fantasmi».
Punteggio: 891
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/04/2025

Posizione in classifica: 1435

Chi Ha Ucciso Mio Padre

Édouard Louis

Narrativa estera - Recente

Chi Ha Ucciso Mio Padre
Vincitore del premio salerno libro d'europa 2021 un pamphlet sul legame difficile, forse impossibile, con un padre che ti resping e non ti capisce e le ragioni profonde di quell'essere respinto e non capito. «Édouard louis trabocca di talento. Un libro che è un atto d'accusa e insieme di perdono: proprio come la letteratura» – l'express «il nuovo testo di Édouard louis insiste sulle responsabilità dei politici sulla vita degli ultimi» - la lettura È normale vergognarsi di amare? Con il suo primo libro, farla finita con eddy bellegueule, Édouard louis ha fatto scalpore parlando di sé: un giovane omosessuale avido di conoscenza in un mondo che condanna qualsiasi forma di diversità e non comprende l'utilità della cultura. In questo bruciante pamphlet che coniuga il tono letterario della sua scrittura con la vampa dell'intervento, l'autore torna a casa, cerca di riavvicinarsi al padre, comprende quanto la sua rabbia sia annidata in un'ignoranza indotta dalla realtà in cui è cresciuto, dalle politiche sociali francesi, e condanna con parole roventi chi ha negato a quest'uomo la possibilità di diventare altro. Chi ha ucciso mio padre è un atto d'amore e di denuncia che travalica i confini geografici e sociali.
Punteggio: 891
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 07/10/2024

Posizione in classifica: 1436

Cosa è Mai Una Firmetta

Andrea Vitali

Narrativa estera - Recente

Cosa è Mai Una Firmetta
Di stare a bellano il venticinquenne augusto prinivelli, perito industriale, non ne può più. Sogna un'altra vita, sogna la città. Così ha cercato e trovato lavoro a lecco presso la bazzi vinicio-minuterie metalliche. E non è finita. Quando l'anziana zia tripolina, con cui vive da che è rimasto orfano, dovesse morire, venderà il putrido caseggiato di quattro piani di cui lei è proprietaria, manderà al diavolo quei morti di fame che sono in affitto e tanti saluti. Ma l'augusto non ha fatto i conti col destino. La mattina di mercoledì 8 febbraio 1956, infatti, irrompe sulla scena bazzi birce. È la figlia di bazzi vinicio, il titolare dell'azienda, ed è colpo di fulmine. Corteggiamento, brevissimo; fidanzamento, un amen; nozze. E per il futuro? No, niente figli, piuttosto, il caseggiato. Venderlo? Alt! Un momento. Lo sa l'augusto cosa ne verrebbe fuori rimettendolo a posto? No? Lo sa lei, la birce, imbeccata dal padre, che per certe cose ha il fiuto giusto. E poi non si può stare ad aspettare che la zietta muoia, perché a dispetto di tutto e di tutti pare un tipo coriaceo. Non si potrebbe invece farle mettere una firmetta su un atto di cessione? Cosa sarà mai! Andrebbe tutto a posto in un niente. Oltretutto bisognerebbe arginarla la zietta, perché morta la vicina ha già trovato una nuova affittuaria. È una giovane vedova trasferita da colico che la notte sembra lamentarsi spesso, forse avrebbe bisogno di un dottore. Sì, ma di che tipo? In questo
Punteggio: 891
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 01/04/2025

Posizione in classifica: 1437

Cordiali Saluti

Andrea Bajani

Narrativa estera - Recente

Cordiali Saluti
La sua vita in azienda è fatta di giornate passate a scrivere lettere di licenziamento, guardando i colleghi 'in esubero' che ripongono gli oggetti personali dentro piccole scatole e si avviano lentamente verso casa. La sua vita fuori dall'ufficio, invece, è l'invenzione di una paternità: un ciclone messo in movimento da martina e federico, che sono troppo piccoli per diventare grandi e aspettano il ritorno del padre dall'ospedale. Dopo tante parole sprecate per congedare la gente, bisognerà trovarne di intatte per spiegare a loro due che non tutte le cose finiscono, e non tutti i saluti sono degli addii.
Punteggio: 890
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 10/12/2022

Posizione in classifica: 1438

Una Bambina Sbagliata

Cynthia Collu

Narrativa estera - Recente

Una Bambina Sbagliata
In ospedale, al capezzale del padre e accanto alla madre che lo veglia, thea ligas aspetta i suoi fratelli rievocando la propria esistenza. Dalla primissima infanzia, trascorsa in sardegna insieme ai nonni paterni alla vita coi genitori nella periferia milanese degli anni cinquanta e sessanta, la protagonista narra le vicende di diverse generazioni alle prese con l'asprezza del vivere. Tra i personaggi spicca una milano letterariamente inedita, proletaria e grigia ma animata da elementi di imprevedibile e profondissima umanità, perché il narratore abbraccia con indulgenza tutti i suoi personaggi e ne porta alla luce colpe e motivazioni. La giovane thea si affanna a crescere cercando di dare un senso alla sua vita segnata dall'alcolismo del padre e dal disamore della madre. Ad alleggerire l'atmosfera familiare cupa e oppressiva contribuisce in parte la presenza dei fratelli, marco e giulio-che-sa-di-biscotto: per loro, nelle notti di vento forte e luci gelide, thea si trasforma in peter fan, sollevando piano la tapparella della cameretta e dicendo 'buffe cose alle stelle'. Ma il destino incrudelisce sulla loro innocenza, mentre lei, ormai lontana da casa, cercherà di percorrere la propria difficile strada di 'bambina sbagliata' sperimentando la bohème cittadina, la politica e il teatro, continuamente in bilico tra l'orgogliosa affermazione della propria indipendenza e l'inevitabile bisogno d'amore.
Punteggio: 890
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 28/11/2022

Posizione in classifica: 1439

Malinverno

Domenico Dara

Narrativa estera - Recente

Malinverno
Un romanzo sul potere delle storie, dell'immaginazione e dell'amore, pieno di incanto verso i libri. «un romanzo nel quale ci s'imbatte in personaggi e situazioni straordinarie» - ermanno paccagnini, la lettura«domenico dara è al suo terzo romanzo e dimostra oltre a fantasia e sapienza di intrecci narrativi, anche una forte carica introspettiva, una capacità grande di scavare nelle piccole vicende umane fino a trasformarli in eventi degni di nota» - giusto truglia, famiglia cristiana «mi sembrò per un attimo che ogni cosa nel mondo, anche i pensieri, anche i sentimenti, anche i morti avessero la loro giusta collocazione nell'universo. Anche io, astolfo malinverno, l'unico bibliotecario guardiano di cimitero che l'umanità abbia mai avuto. » ci sono paesi in cui i libri sono nell'aria, le parole dei romanzi e delle poesie appartengono a tutti e i nomi dei nuovi nati suggeriscono sogni e promesse. Timpamara è un paese così, almeno da quando, tanti anni fa, vi si è installata la più antica cartiera calabrese, a cui si è aggiunto poco dopo il maceratoio. E di timpamara astolfo malinverno è il bibliotecario: oltre ai normali impegni del suo ruolo, di tanto in tanto passa dal macero, al ritmo della sua zoppia, per recuperare i libri che possono tornare in circolazione. Finché un giorno il messo comunale gli annuncia che gli è stato affidato un nuovo, ulteriore impiego: alla mattina sarà guardiano del cimitero e al pomeriggio starà alla biblioteca. Ad astolfo, che oltre a essere un appassionato lettore possiede una vivida immaginazione, bastano pochi giorni al cimitero per essere catturato dalla foto di una donna posta su una lapide. Non c'è altro; nessun nome e cognome, nessuna data di nascita e morte. Col tempo astolfo è colto da un quasi innamoramento e si trova a inseguire il filo del mistero racchiuso in quel volto muto. Attorno a lui si muovono i lettori della biblioteca, gli abitanti di timpamara e i visitatori del cimitero, estinti e in carne e ossa, con le loro storie comiche, tenere, struggenti – dal 'resuscitato' alla ragazza rimasta vedova alla vigilia delle nozze, che tinge l'abito nuziale di nero e chiede ad astolfo di unire lei e il trapassato in matrimonio.
Punteggio: 890
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 14/10/2021

Posizione in classifica: 1440

Ci Sono Bambini A Zig-zag

David Grossman

Narrativa estera - Recente

Ci Sono Bambini A Zig-zag
Per i suoi 13 anni, a nono viene offerto un viaggio in treno da gerusalemme ad haifa. A organizzarlo sono il padre, un celebre detective, e la sua compagna. Ma il viaggio si trasforma in una serie di imprevisti e avventure orchestrate da clown, mangiatori di fuoco, e dall'elegantissimo felix, un ladro internazionale che rapisce nono e, su una favolosa bugatti, lo porta a conoscere la grande diva lola. Perché quei due mostrano di sapere tante cose su sua madre? Nono ne è ovviamente affascinato e li seguirà in altre fantastiche avventure prima di scoprire che si tratta dei nonni che non ha mai conosciuto. Da loro verrà finalmente a sapere la vera storia dei suoi genitori.
Punteggio: 889
                  

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/07/2023

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