Salomone rubinstein, un ricco ebreo polacco che in francia è diventato il re della confezione in serie di pantaloni, si ritira dagli affari e fonda la s. O . S . Benevoli. Si tratta di un'associazione umanitaria per alleviare le sofferenze del prossimo e che accoglie anche gli appelli telefonici di quanti hanno urgente bisogno di aiuto: perché versano in ristrettezze finanziarie o sono malati o si trovano in difficoltà di ordine morale. All'inizio gli angosciati sono due: il vecchio salomone rubinstein e il giovane jean, dalla faccia, ma solo, poco raccomandabile, che si arrangia come può aggiustando di tutto. L'incontro tra i due è
Siamo negli anni cinquanta: tom e betsy rath, una giovane coppia del connecticut, tre bambini, una casa e un reddito sicuro, hanno molti motivi per essere felici. E tuttavia non lo sono. Libro simbolo di un'intera generazione,
Un itinerario verso la resurrezione. Il protagonista nasce e il padre dimentica di iscriverlo all'anagrafe; sogna studi letterari e si trova alla facoltà di medicina; non senza fatica si laurea e inizia il suo calvario che narra con il distacco di chi riesce a guardare con una certa ironia la sua vita; una vita costellata di amarezze (
Un grosso quaderno nero, di quelli usati per tenere i conti del latte da cagliare, giunge tra le mani di mauro corona. Porta in calce la data 1920 ed è consunto, le pagine appiccicate l'una all'altra. Quando con la punta del temperino infilata tra foglio e foglio corona riesce ad aprirlo, si trova davanti un romanzo inatteso: la storia di raggio e di zino, di maddalena mora e di neve, la bambina di ghiaccio, di tutti coloro che lassù, sui monti di erto, lo hanno preceduto. Nel quaderno nero ci sono i 'malavoglia del friuli' e la figura indimenticabile della strega melissa che tra i branchi di capre e i campi di fieno che sovrastano il vajont, porta a termine una lotta perduta contro il destino, folle di sesso e di dolore.
Margherita, una bambina divenuta cieca a nove anni, si trova, nove anni dopo, a riacquistare la vista grazie agli occhi di un donatore. Inizia per lei una nuova vita, e una storia d'amore piena di incanto.
Non è mai troppo tardi per essere felici. «un libro straordinario sulla forza dell'ottimismo, su come cambiare punto di vista e riscoprire la magia delle piccole cose. » - madame figaro «un romanzo che insegna come essere felici. Vi cambierà la vita. » - femme actuelle «una lettura confezionata a regola d'arte. Arguta e divertente. Da non perdere. » - sud ouest ci sono giornate in cui tutto va storto. È così per camille, che sotto un incredibile diluvio si trova con l'auto in panne e senza la possibilità di chiamare nessuno. Eppure, quel giorno cambierà il suo destino per sempre. L'uomo che le offre il suo aiuto si chiama claude e si presenta come un ambasciatore della felicità, capace di dare una svolta alla vita delle persone. Camille è scettica ma, nella speranza di ritrovare la sintonia con il marito e di andare d'accordo con il figlio ribelle, prova a seguire le sue indicazioni. Si tratta di semplici esercizi da compiere ogni giorno: per esempio ripercorrere le sensazioni di un momento felice, guardarsi allo specchio la mattina e farsi dei complimenti, contare tutte le volte che ci si lamenta durante la giornata. Intorno e dentro a camille, a poco a poco, qualcosa inizia a cambiare.
Pochi di coloro che ogni giorno le percorrono conoscono veramente le strade di una grande città, pochi si lasciano coinvolgere dalle storie, dai destini che vi s'incrociano. Uno di questi è un prete, un giovane prete diocesano al suo primo incarico, assegnato come coadiutore in una grande parrocchia di milano. Don ennio ha una sconcertante caratteristica: un'invincibile, vittoriosa allegria che si porta in corpo fin da ragazzo. E l'allegria gli serve per affrontare i fantasmi del passato come il suicidio della madre, o i crucci del presente come l'irosa senescenza del padre e il fallimento della vita sentimentale della sorella, ma soprattutto gli serve per vivere con purezza di cuore le sfide che gli sono imposte dal suo quotidiano operare.
'i ponti di madison county' è la storia di robert kincaid, fotografo di fama, e francesca johnson, moglie di un agricoltore. Kincaid, singolare, quasi mistico viaggiatore dei deserti asiatici, di fiumi lontani, di antiche città, è un uomo che quasi non appartiene al suo tempo. Francesca johnson, un'italiana giunta in america come sposa di guerra, vive tra le colline dello iowa meridionale e, di tanto in tanto, torna col pensiero ai suoi sogni di ragazza. Nessuno dei due ha mai cercato qualcosa di diverso da ciò che ha, ma quando robert, in viaggio per un servizio, entra nel cortile di lei per chiedere un'informazione, il ritmo delle loro esistenze si spezza sotto la forza di un'emozione inesprimibile. L'incontro tra robert e francesca diventa rapidamente un legame profondo e ciò che accade durante pochi giorni di una torrida estate, presso i vecchi ponti coperti di madison county, è per entrambi un'esperienza così intensa da trasfigurare i luoghi consueti e i gesti quotidiani. I momenti trascorsi insieme diventano un patrimonio raro e prezioso di sentimenti a cui attingere per il resto della vita e che sopravviverà a loro stessi.
Aprile 1938. L' austria è stata da poco annessa di forza al terzo reich, vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In berggasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di freud, il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia anna, portata via dalla gestapo. Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con sigmund freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell'inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell'importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che dio, lo stesso dio del quale ha sempre negato l'esistenza. O è un pazzo che si crede dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: freud ci crede e non ci crede; dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta freud a formulare la domanda fatale: se dio esiste, perché permette tutto ciò?
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i 'lecconi', i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che matteo bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell''abitudine di restare' si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.