Il testo ripercorre i trecento anni della leggendaria dinastia dei romanov in un racconto con al centro grandi figure, zar e zarine che hanno portato l'impero a brillare nello scenario europeo e occupare dimensioni mai viste. Pietro il grande, con la passione dell'occidente, elisabetta, la semiramide del nord, caterina ii, la zarina attratta dagli ideali dell'illuminismo: le vicende dei protagonisti sono dominate da sete di potere, debolezze, intrighi di ogni sorta e fatti inaspettati, che rendono la loro storia irresistibile e il fascino senza tempo. Tuttavia questo mondo dorato arriverà all'epilogo più atroce, perché l'intera famiglia reale verrà trucidata a ekaterinburg, in una notte di luglio di cento anni fa, e per molti anni il segreto di quei corpi sarà accuratamente nascosto.
'la bank of ltaly, dopo soli sei giorni dal terremoto, la mattina di martedì 24 aprile 1906, riaprì i battenti. La sede di fortuna fu la casa, seppure danneggiata, del fratello medico, nella centrale van ness street, sul cui ingresso appose un'insegna bruciacchiata della bank of ltaly, che era riuscito a recuperare. Mise bene in vista anche un grande cartello che recava l'emblematica scritta: 'prestiti come prima, più di prima'. La sede provvisoria venne letteralmente presa d'assalto da una folla di sinistrati bisognosi di tutto che ritiravano i depositi o chiedevano prestiti. Ogni mattina giannini arrivava da seven oaks con cinquemila dollari in monete d'oro, che distribuiva a chiunque li chiedesse, senza domande, solo annotando su un registro nomi e cifre. Dopo due giorni di assalto lasciò la gestione della sede provvisoria ai soci. Accompagnato da pop e da due impiegati, amadeo peter giannini si avventurò nelle strade di north hill spingendo un carrettino con sopra una piccola cassa zeppa di monete e banconote. Il giorno dopo si trasferì con il carrettino sul molo di washington e nei giorni successivi decise di spingersi in altri quartieri, nelle zone più devastate di san francisco e tra gli accampamenti di tende, offrendo prestiti senza interesse e riempiendosi le tasche con foglietti firmati da immigrati di ogni nazionalità, talvolta controfirmati con una croce. '
L'unità d'italia è stata un'annessione forzata. L'incontro di teano tra garibaldi e vittorio emanuele ii è un falso storico. Molti dei padri della patria sono stati politici corrotti, ufficiali mestatori, traffichini di regime, burocrati inefficienti e magistrati faziosi. Secondo l'autore, il vero risorgimento assomiglia ben poco a quello che ci hanno raccontato.
Intitolato con molta semplicità 'mr. Laurel and mr. Hardy', richiamando il modo usuale dei due comici nel presentarsi al pubblico, il libro uscì in america quando stan laurel, il 'magro' del duo, era ancora in vita e il suo apporto al testo fu fondamentale. Stan si domandava se esistesse davvero abbastanza gente interessata a leggere una loro biografia. Eppure eccoci qui, a parlare ancora di stan, di oliver e di questo libro, la cui prima pubblicazione nel 1961 contribuì in modo notevole alla riscoperta della coppia da parte della critica, che fino a quel momento li aveva sempre considerati personaggi minori. Il pubblico, che invece non li aveva mai sottovalutati, grazie a questo testo scoprì di avere una grande, forte passione comune per questi due amici. Per tale motivo mccabe fondò, con il consenso e l'aiuto di laurel, un'associazione che riunisse tutti i loro estimatori, il cui nome proviene da uno dei loro film più famosi: the sons of the desert, ovvero i figli del deserto. La sezione italiana storica dell'associazione, noi siamo le colonne, ha contribuito in modo sostanziale alla cura di questo testo, chiedendo l'aiuto di molti membri del club, anche oltreoceano.
È il 1971. Emilio d'alessandro lavora a pinewood, accompagna attori e produttori in giro per i set a bordo della sua ford capri. È stato chiamato per una corsa a abbots mead, una villa alla periferia nordest di londra. Suona alla porta d'ingresso, solo qualche minuto, e dal corridoio spunta un signore barbuto sulla quarantina. 'buongiorno, sono stanley kubrick. È lei il pilota di cui si parla in questo articolo? ' domanda, mostrando un vecchio ritaglio di giornale. Kubrick sta ultimando le riprese di 'arancia meccanica' e cerca un autista. Non sanno ancora che quell'incontro cambierà le loro vite. In trent'anni di sodalizio professionale e umano con il regista, emilio d'alessandro scopre i segreti della settima arte, un mondo fantasmagorico, lontanissimo dalle sue origini, che lui vive da protagonista. Emilio d'alessandro, insieme a filippo ulivieri, racconta la sua esperienza straordinaria, grazie anche a un'inedita documentazione fotografica e alla raccolta delle lettere e dei messaggi che kubrick gli ha inviato. Gesti quotidiani, drammi familiari, partenze e ricongiungimenti, chiacchiere davanti a una tazza di caffè americano, lunghi viaggi in auto in cerca di location. Giorno dopo giorno, emilio diventa indispensabile per stanley e stanley per emilio. 'stanley kubrick e me' è la cronaca della carriera di un genio del cinema raccontata attraverso gli occhi del suo assistente personale, ma anche la storia di una profonda amicizia e di una meravigliosa avventura.
È il 1971. Emilio d'alessandro lavora a pinewood, accompagna attori e produttori in giro per i set a bordo della sua ford capri. È stato chiamato per una corsa a abbots mead, una villa alla periferia nordest di londra. Suona alla porta d'ingresso, solo qualche minuto, e dal corridoio spunta un signore barbuto sulla quarantina.
La testimonianza esclusiva, ricca di episodi inediti, dell'ex campione della juventus. Un messaggio appassionato a favore della lealtà nello sport e nella vita. «la vittoria più grande per un calciatore è il rispetto dei tifosi avversari. Servono le qualità dell'uomo. E marchisio le ha» – alessandro cattelanin queste pagine c'è molto calcio perché il calcio è la mia vita, ma c'è anche molto della mia vita senza il calcio. C'è un pezzo di me e di quello che penso. Fuoriclasse e
Eleonora d'arborea è uno dei personaggi più famosi e insieme meno documentati della storia sarda. Giudicessa - cioè sovrana - d'arborea nel trecento, firmò un codice di leggi, la carta de logu, rimasto in vigore con poche modifiche fino al 1827. Oltre a ciò, eleonora fu capace di radunare sotto un'unica bandiera le diverse popolazioni sarde che per la prima volta si riconobbero come