Nell'inquietante, selvaggia brughiera dello yorkshire una passione distruttiva travolge la vita di due esistenze in conflitto: heathcliff, misterioso trovatello, non si rassegna a perdere la sua catherine, la cercherà e l'amerà sempre. A un primo livello di lettura, il romanzo disintegra il mito vittoriano della famiglia. Nonostante il lieto fine, infatti, emily bronte rappresenta la storia di un nucleo famigliare diviso da odio profondo, contrasti e rotture insanabili. Elaborato attingendo al repertorio tradizionale del romanzo gotico, il romanzo presenta, tuttavia, alcuni elementi di novità a livello strutturale, anticipando soluzioni che saranno proprie del novecento.
Nell'inquietante, selvaggia brughiera dello yorkshire una passione distruttiva travolge la vita di due esistenze in conflitto: heathcliff, misterioso trovatello, non si rassegna a perdere la sua catherine, la cercherà e l'amerà sempre. A un primo livello di lettura, il romanzo disintegra il mito vittoriano della famiglia. Nonostante il lieto fine, infatti, emily bronte rappresenta la storia di un nucleo famigliare diviso da odio profondo, contrasti e rotture insanabili. Elaborato attingendo al repertorio tradizionale del romanzo gotico, il romanzo presenta, tuttavia, alcuni elementi di novità a livello strutturale, anticipando soluzioni che saranno proprie del novecento.
L'analisi compiuta in questo libro tende a dimostrare che gesù ha eliminato il fondamento della cultura ebraica scalzando i legami di sangue come unità di essenza, il tempo come attesa della salvezza, i tabù e i rituali di purificazione. Viceversa il cristianesimo, costituendosi fin dalle prime azioni di pietro e di paolo con tutte le strutture normali del sacro, non ha messo in atto quello che gesù aveva proposto. Si tratta di un'operazione impossibile? A giudicare da quello che è avvenuto nei duemila anni trascorsi e da quello che sta avvenendo oggi, con il riavvicinamento della chiesa wojtyliana all'ebraismo e al musulmanesimo, sembrerebbe di sì. Tuttavia la proposta di gesù sembra l'unica degna di salvare l'uomo contemporaneo.
Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di civili furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e fascisti in tutto il paese. Nei mesi successivi alla liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma dal 1947 una mano ignota ha messo tutto a tacere. Dentro un armadio custodito nella procura generale militare, 695 fascicoli sono rimasti sepolti per mezzo secolo. Dal 1994 la procura militare ha riavviato i processi a carico dei pochi superstiti. L'autore, che ha portato alla luce l'esistenza dell'armadio della vergogna, ripercorre l'intera vicenda dell'insabbiamento e ricostruisce quelle stragi.
L'autrice, laureata in medicina e specializzata in psichiatria, narra le sue esperienze a contatto con i malati terminali nelle corsie degli ospedali, restituendoci intatti gli ultimi istanti dei pazienti: bambini, adulti, anziani; ci illustra gli stati d'animo dei parenti al capezzale degli ammalati, aiutandoci a comprendere con quanta grazia e pace suprema lo spirito umano si prepara ad affrontare la vita eterna.
Il più scanzonato e irriverente libro di formazione alla rovescia. Per insegnare ai ragazzi a diventare grandi, ma nel modo giusto. O per insegnare ai grandi a diventare piccoli, nel moda giusto. Come in un diario scolastico, dodici mesi di racconti, poesie e consigli. Scritto da elio e le storie tese, disegnato da una 'maga' dell'illustrazione, chiara rapaccini.
Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di civili furono vittime di 2273 stragi brutali compiute da nazisti e fascisti in tutto il paese. Nei mesi successivi alla liberazione, molti dei colpevoli furono individuati e su di loro furono aperti procedimenti penali. Ma dal 1947 una mano ignota ha messo tutto a tacere. Dentro un armadio custodito nella procura generale militare, 695 fascicoli sono rimasti sepolti per mezzo secolo. Dal 1994 la procura militare ha riavviato i processi a carico dei pochi superstiti. L'autore, che ha portato alla luce l'esistenza dell'armadio della vergogna, ripercorre l'intera vicenda dell'insabbiamento e ricostruisce quelle stragi.
Come si fa a riconoscere un dolore vero? Come si fa a ricominciare dalle cose più semplici e al tempo stesso più vitali? È possibile scoprire cosa si prova veramente, se si soffre o si gioisce? Si può riuscire a sapere con chiarezza quanto siano gonfiati, isterici o veri i nostri sentimenti? Giorgio gaber scandaglia il nostro sentire, fruga nella memoria. Attraverso quattro lunghi racconti parla di emozioni istantanee, di piccoli particolari, alcuni intensissimi, addirittura esagerati. Una spietata analisi dell'oggi, come sempre da gaber, giocata ed espressa sul registro di una grande felicità narrativa.
Il secondo, dopo 'l'amministratore', dei sei romanzi del ciclo di barset che dettero a trollope fama e successo. Qui è una storia di potere, la successione alla carica di vescovo, che è anche il passaggio dal governo conservatore a uno liberale, e la lotta tra due ambienti per il dominio effettivo sulla ricca diocesi. E fornisce il caso letterario per penetrare nelle case e nei caratteri: per sapere tutto quello che succede veramente nella città di barchester. Le figure sono compiute e vivide nella loro psicologia e, come è proprio dell'atmosfera vittoriana, il grottesco e il mostruoso, cacciati vanamente dalla superficie della narrazione, ricompaiono fatalmente a sconvolgerne le profondità.