Tra le due coree, per una serie di attentati, la tensione sale alle stelle; 30. 000 soldati americani rischiano di essere spazzati via dalle truppe nordcoreane, ma la situazione sarà risolta da un organismo che ufficialmente non esiste: l'op-center.
'una stanza tutta per gli altri' tradisce la sua promessa (già nel titolo, parodistica parafrasi del celebre scritto emancipazionista della woolf 'una stanza tutta per se'') per essere soprattutto il romanzo di nelly, la domestica che dal 1916 al 1934 servì in casa woolf. Il romanzo, certo, di ciò che nelly vedeva: il marito leonard, i sodali del gruppo, la sorella vanessa, grande pittrice, catherine mansfield; e, di virginia, la presenza, quasi volatile, l'ipersensibilità, il suo amore per essere amata. Ma il gruppo di bloomsbury è solo una cornice, uno sfondo, e forse, viene voglia di dire, una placenta che nutre un mondo di donne che anela a nascere, ma diventa presto il decorso di una ossessione impossibile a sciogliersi.
A parere unanime giorgio scerbanenco è considerato il capostipite del noir all'italiana. Prima di lui il genere in pratica non esisteva, e da anni è il modello per molti scrittori italiani di questo genere. Il volume raccoglie una trentina tra i migliori racconti di scerbanenco, scritti tra il 1959 e la morte, avvenuta nel 1969. 'storie - scrive carlo lucarelli -, storie vere ed eccezionali anche se minime, racconti di poche righe ma che per densità potrebbero essere le righe centrali di un romanzo di centinaia di pagine. Storie da raccontare, come va fatto senza tante scuse. '
Come ci è finito il protagonista di questo romanzo su un letto d'ospedale, delirante di morfina e con braccia e gambe rotte? Lo si saprà avventurandosi all'indietro in un anno della sua esistenza. Lo si saprà seguendo rodolfo saporito, rudy, cronista di nera. Rudy sta al centro della storia: perché è lui, sbruffone ciarliero con carico grosso di vanità, a gestirla con la sua voce la storia, proprio come s'industria o s'illude, nella vita, di gestire e manovrare le persone che gli stanno intorno e i fatti di cronaca che con penna scaltra ri-plasma a suo uso e consumo. Tutt'intorno una giostra di fatti e persone che sono le tante storie e la varia e commovente umanità di questo romanzo.
Colin lamb, biologo nonché agente del controspionaggio inglese, sta cercando qualcuno al numero 61 di wilbraham crescent, a crowdean nel sussex, quando si imbatte in una ragazza che fugge atterrita dal numero 19, dove ha scoperto il cadavere di un uomo. Nessuno ha idea di chi sia la vittima. Ma l'identità dell'uomo non è l'unico problema della polizia. Se per la polizia di crowdean il delitto è indecifrabile, per hercule poirot, che ha raccolto come una sfida l'invito a partecipare alle indagini, si tratta di un crimine molto semplice da risolvere.
Il 22 giugno 2001 vitaliano caccia, ventenne bello e dannato, dotato di un fascino terribile e inesorabile, si presenta in tremendo ritardo e munito di pistola davanti alla commissione che ha già deciso, con ingiusta severità e per poco limpidi secondi fini, di respingerlo all'esame di maturità. Senza dire una parola, a sangue freddo, il ragazzo compie una strage, lasciando come unico sopravvissuto il narratore, il professore di filosofia andrea marescalchi, a interrogarsi su un gesto di cui si sente non solo vittima ma forse, in qualche modo, occulto e involontario ispiratore.
Il più lungo sentiero del mondo, l'appalachian trail, corre per 2. 200 miglia lungo la costa orientale degli stati uniti, dalla georgia al maine, attraverso uno dei più stupefacenti paesaggi americani. All'età di 44 anni l'autore, in compagnia di un amico obeso, decide di affrontarlo, pur essendo del tutto inpreparato all'impresa. Tra incontri con animali selvatici, deviazioni catastrofiche, scomodità e privazioni di ogni tipo (e qualche rischio), il viaggio si svolge così all'insegna di una divertita incoscienza e di una sincera fascinazione per la natura.
'i ragazzi di charleston' narra la vicenda di leopold bloom king, figlio dell'amorevole e premuroso insegnante di scienze del liceo locale. Sua madre, ex suora, è preside della scuola e autorevole studiosa di joyce. Dopo il suicidio - a soli dieci anni - del figlio maggiore, la famiglia tenta di far fronte agli effetti della sua morte. Leo, solo e chiuso in se stesso, riesce a stringere amicizia con un gruppo molto affiatato di 'anziani' del liceo: gli affascinanti gemelli sheba e trevor poe, vittime di una madre alcolizzata e di un padre evaso di prigione; niles e starla whitehead, fuggiti nell'infanzia dalla dura vita di montagna; la facoltosa molly huger e il suo fidanzato chadworth rutledge x. Un vorticoso circolo di relazioni che si espanderanno e complicheranno nel corso dei due decenni successivi, dalla controcultura degli anni sessanta fino agli anni ottanta. I legami tra i protagonisti durano per anni, sopravvivendo a matrimoni felici e tempestosi, ad amori non corrisposti e desideri inespressi, a successi duramente conquistati e a rovinosi crolli. Ma nessuno di loro sarà pronto, in fondo, ad affrontare l'estrema prova cui la loro amicizia verrà sottoposta.
Un bel baritono si è rifugiato in messico per nascondere un inconfessabile segreto. In un locale debitamente malfamato avviene l'incontro fatale con una giovane prostituta di sangue indio. La situazione si fa subito tesa, pericolosa, e li induce prima a spingersi verso l'interno, poi a rientrare clandestinamente negli stati uniti, dove il protagonista ridarà la scalata al successo e quell'inconfessabile segreto tornerà a offuscarne la carriera sino alla soluzione finale, tragica nella sua necessità adombrata già nelle prime scene. Come sempre in cain, l'atmosfera è torrida e la vicenda avvolta da un velo lucido e intriso di eros, il tutto reso con scarne scene e quei dialoghi anche più scarni a cui ci ha abituati hollywood. Ma in questo caso il cinema dell'epoca non è stato all'altezza - e occorrerà tornare a leggere questo noir esemplare.
La prima raccolta di racconti dell'autrice, pubblicata nel 1968. Quindici narrazioni di una quindicina di pagine ciascuna, una meraviglia al quadrato, per la prima raccolta di racconti di alice munro, uscita nel 1968. Nel racconto «il cowboy della walker brothers» è il rapporto tra padre e figlia a dominare i pensieri della bambina, fiera del privilegio di attraversare il territorio con un uomo disposto a portarla con sé, ma deciso a lasciarla sulla soglia del proprio mistero. «lo studio» incomincia con queste parole: «la soluzione alla mia vita mi venne in mente una sera mentre stiravo una camicia». È la soluzione woolfiana della «stanza tutta per sé», nel cui quieto silenzio si dovrebbe poter rimediare la libertà necessaria alla scrittura. Ma un intruso cortese si intromette in quella solitudine come un pensiero molesto, come il tarlo di un'inadeguatezza e il presagio della futura domanda: «chi ti credi di essere? » quasi in risposta, munro afferma che «la pace di utrecht» fu «la prima storia che dovevo assolutamente scrivere», lo spartiacque artistico dopo il quale «mi resi conto che alcune cose dovevano essere scritte da me». Ad esempio la fuga, o meglio le molteplici fughe, da un mondo, da una lingua materna, che il morbo di parkinson ha reso fonte di imbarazzo, dal dovere di esserci in conflitto con il desiderio di andare. Nel racconto, il conflitto si inscrive nelle vite parallele di due sorelle: maddy, che è rimasta, e helen, che ha fatto dell'andare via l'inizio di un affrancamento e la condanna a un ritorno inconsumabile.