Louise masterson, membro del comitato tiziano, istituito dal ministero dei beni culturali per studiare le opere del pittore veneto, viene trovata assassinata in un giardino pubblico a venezia. Il generale bottardi, capo del nucleo investigativo per la tutela del patrimonio artistico, manda a indagare la sua intraprendente collaboratrice flavia di stefano. I carabinieri di venezia sospettano che l'omicidio sia opera di un ladro, ma flavia segue un'altra pista e chiede aiuto allo studioso inglese di storia dell'arte jonathan argyll. La situazione precipita quando un altro membro del comitato tiziano viene trovato morto. Flavia e argyll scopriranno un terzo omicidio e cercheranno di svelare il mistero di tiziano.
Dany contreras, esule cileno ed ex poliziotto, lascia il suo ufficio svizzero per andare a milano ad indagare sulla morte di vittorio bruni, magnate delle omonime pelletterie. Si muoverà tra avidi soci d'affari e stregoni amazzonici, tra attraenti ereditiere e misteriosi cacciatori indios, riuscendo infine a svelare le ragioni che hanno portato a quella morte e i loschi traffici che si celano dietro lussuose valigette in pelle. George washington caucaman, cileno di sangue mapuche e ispettore di polizia, viene trasferito per punizione a santiago, e qui comincia a investigare su alcune telefonate che nascondono una sinistra vicenda, legata alla realtà politica del suo paese. Nel volume è presentato anche il racconto 'hot line'.
Savona, centro storico: all'interno di un appartamento fatiscente di via dei cassari, una prostituta viene trovata morta, con il cranio fracassato. Dell'indagine se ne occupa il procuratore, lorenzo toccalossi. La città, apparentemente calma e tranquilla, bacchettona e sonnolenta, addobbata a festa per il periodo natalizio, svela così i suoi misteri, che emergono da scottanti intercettazioni una vita sommersa di traffici illeciti, droga, prostitute trattate come schiave e clienti insospettabili. Sulla ricerca dell'assassino, condotta con maestria e non priva di colpi di scena, si innesta l'indagine interiore del protagonista, convinto che il destino delle persone si possa cambiare e che quando qualcosa si rompe, all'interno, sia necessario aggiustarlo. E non servono affatto gli strumenti giudiziari: per il delicato congegno delle emozioni, a volte ci vuole un meccanico, un meccanico dell'anima.
Nel silenzio compatto della sua villetta di legno, il vecchio martin udde giace con la bocca e lo stomaco spalancati, infilzato da una fiocina per salmoni, mentre qualcosa si carbonizza sul fornello acceso. Chi ha turbato la pace della sperduta cittadina di pajala, sospesa nel tempo e nelle foreste del selvaggio nord? Inviata da stoccolma, la detective therese fossnes si ritrova straniera in un mondo arroccato sulle proprie radici, che della svezia rifiuta non solo il progresso, ma anche la lingua. Sotto il sole implacabile dell'estate artica, tra irriducibili attivisti politici, sadici rapinatori di anziani e lo strano fascino di un uomo dei boschi come esaias, indiziato numero uno, therese ha una sola certezza: l'omicidio ha a che fare con il menkieli, il finlandese parlato da questa minoranza di confine in crisi d'identità, che da oltre un secolo ha l'amo svedese conficcato nella spina dorsale. Suspense nera e atmosfere alla fratelli coen in un poliziesco crudo, lirico, irriverente, che si cala nel cuore ferito di un popolo con l'ironia e il potere visionario della grande scrittura.
Nel giorno dell'anniversario della morte di karl xii, mentre la polizia è occupata a tenere a bada i neonazisti che stanno creando violenti disordini nel centro di stoccolma, un anonimo impiegato di un ente pubblico viene accoltellato a morte nel suo appartamento. L'indagine per l'omicidio, affidata al commissario jarnebring e alla sua nuova collega anna holt, procede a fatica. Dopo poco tempo, il caso viene archiviato. Ma sembra continuare una sua propria vita segreta. Dieci anni dopo, gli uomini dei servizi segreti fanno domande sulla vittima, domande su un altro tempo e un'altra vita, riguardanti un crimine molto più complesso di quello che jarnebring e holt avevano cercato di risolvere.
Estate 1972. Da qualche settimana l'islanda non è più un fazzoletto di terra sperduto nell'atlantico settentrionale. All'improvviso i riflettori di tutto il mondo sono puntati sull'isola e sulla sua tranquilla capitale. Siamo in piena guerra fredda e reykjavik ospita la sfida del secolo tra i campioni di scacchi bobby fischer e boris spasskij, rappresentanti delle due superpotenze. La posta in gioco è ben più alta di un titolo mondiale. Sullo sfondo di questo scenario, l'assassinio del diciassettenne ragnar einarsson sembrerebbe un dettaglio insignificante e le coscienze degli islandesi, rapiti dallo storico torneo, non ne restano scosse. Ma a indagare sull'assurdo omicidio all'apparenza privo di movente è marion briem, futuro superiore di erlendur alla polizia di reykjavik. Forte del senso etico e della caparbietà maturati grazie a una difficile storia personale, a una vita segnata dalla solitudine e dalla malattia, marion va a fondo di un crimine che a poco a poco si rivela essere niente meno che un intrigo internazionale.
È una primavera strana, indecisa, come l'umore di guido guerrieri. Messo all'angolo da una vicenda personale che lo spinge a riflettere sulla propria esistenza, guido pare chiudersi in se stesso. Come interlocutore preferito ha il sacco da boxe che pende dal soffitto del suo soggiorno. A smuovere la situazione arriva un cliente fuori del comune: un giudice nel pieno di una folgorante carriera, suo ex compagno di università, sempre primo negli studi e nei concorsi. Si rivolge a lui perché lo difenda dall'accusa di corruzione, la peggiore che possa ricadere su un magistrato. Quasi suo malgrado, guerrieri si lascia coinvolgere dal caso e a poco a poco perde lucidità, lacerato dalla tensione fra regole formali e coscienza individuale. In un susseguirsi di accadimenti drammatici e squarci comici, ad aiutarlo saranno l'amico poliziotto, carmelo tancredi, e un investigatore privato, un personaggio difficile da decifrare: se non altro perché è donna, è bella, è ambigua, e gira con una mazza da baseball.
In un affollato quartiere residenziale di tokyo quattro studentesse trascorrono un'estate caldissima preparandosi ad affrontare gli esami per l'ammissione all'università. Sono molto diverse tra loro: toshi è affidabile e sicura, yuzan riservata e malinconica, terauchi ha un grande talento per gli studi, kirarin occulta dietro la sua dolcezza un'attrazione morbosa per i comportamenti estremi. Un rumore inconsueto che proviene da un appartamento stravolge improvvisamente il loro destino: il vicino di casa, un liceale che le quattro amiche chiamano il vermiciattolo, ha ucciso la madre ed è scappato con la bici e il cellulare di una di loro. In fuga dalla polizia, il giovane assassino inizia a contemplare affascinato il proprio volto riprodotto in fotografie e servizi televisivi, assapora l'improvvisa visibilità mediatica, il racconto della sua vita riscritto da giornalisti e reporter, e asseconda la curiosità collettiva intorno alle ragioni che lo hanno spinto a uccidere. Il pigro distacco del giovane si trasforma progressivamente in una consapevolezza crudele: insensibile alle conseguenze del suo crimine, vuole che le ragazze scrivano per lui un manifesto filosofico che esalti la lucida follia delle sue azioni. Immerse in una vita di chat, sms e reality tv, le quattro adolescenti scoprono un mondo scabroso e brutale. Una realtà popolata di ragazzi in attesa di un esempio, di una guida che li riscatti dalla noia di un sistema che non sa comprendere la loro diversità.
Una storia intensamente nera, il ritratto di una provincia non addomesticata, mai del tutto compresa, un profondo nord-est intriso di religione quanto di superstizione e in cui i confini tra vita e mistero si spostano come l'orizzonte nelle paludi. Un mondo dove tutto sembra possibile. Anche il diavolo. «allora a me e a paolino i giorni ci sembravano tutti diversi, quelli corti e quelli lunghi. Comunque il giorno più bello restava sempre domani. Prima di addormentarci bisognava pregare il nostro angelo custode. Così il diavolo si teneva alla larga. » anni cinquanta, italia. Il pubblico ministero furio momentè sta raggiungendo venezia da roma, inviato dal tribunale per un processo delicato. Un ragazzino di quattordici anni ha ucciso un coetaneo, e la curia romana vuole vederci chiaro, perché nel drammatico caso è implicato un convento di suore e si mormora di visioni demoniache. All'origine di tutto c'è la morte, due anni prima, di paolino osti. Malattia, hanno detto i medici, ma secondo carlo, il suo migliore amico, paolino è morto per una maledizione: emilio lo ha fatto inciampare mentre, in chiesa, portava l'ostia consacrata per la comunione. Sacrilegio. E paolino sul letto di morte avrebbe mormorato: 'io voglio tornare'. 'far tornare' l'amico per carlo è diventata un'ossessione che ha messo in moto oscuri rituali e misteriosi eventi. Fino alla morte di emilio, ucciso da carlo con la fionda di paolino. Almeno così pare.
Intorno alla chiesa di st frideswide, dall'alto del suo campanile gotico, a oxford north, si vede scorrere la vita di quel pezzo di provincia inglese. Il reverendo lawson è tiepido nella fede come lo è in tutto, tranne che nella raccolta delle offerte; la piacente brenda josephs sfoga la sua inquietudine con l'organista paul morris distratto dall'erotismo delle sue giovani allieve; il marito di brenda, harry josephs, sagrestano, non trova pace negli umilianti, per lui ex ufficiale, lavoretti che trova da disoccupato; uno strano barbone entra ed esce dalla canonica; qualche vecchia beghina sa qualcosa; una donna formosa attrae l'attenzione, forse volontariamente. In questo clima sensuale e ipocrita qualcuno di loro è un assassino, qualcuno di loro sarà una vittima: e i delitti avvengono in un trascinamento impercettibile delle azioni umane, quasi che fosse l'ambiente a contenere un magnetismo che muove i protagonisti. La chiave della suspense dello scrittore colin dexter, ultimo e innovatore rappresentante del giallo classico inglese, è infatti nella capacità di far derivare lo strappo della violenza omicida dalla ordinarietà delle circostanze: una trama costruita particolare dietro particolare già a partire dal soffermarsi dell'occhio narrativo sugli oggetti che designano i luoghi; personaggi non simpatici, tutti abbastanza gretti ma nessuno totalmente privo di bontà e buoni sentimenti; un sussiego scostante da città universitaria di livello prestigioso, quale oxford.