Ago della bilancia nella formazione dei governi di coalizione con la dc, decisionista nella risoluzione dei conflitti istituzionali e di politica estera, bettino craxi è stato uno degli uomini più influenti nell'italia degli anni ottanta del '900: gli anni del rilancio economico, dell'inflazione ai minimi storici e del nuovo protagonismo dell'italia nel mondo, ma anche dell'aggrovigliarsi delle contraddizioni che porteranno alla fine della prima repubblica. In questa documentata biografia massimo pini, uno dei suoi più stretti collaboratori, ricostruisce le tappe principali della vita e della carriera politica del leader socialista. Dalle pagine di pini emerge l'affresco di quasi cinquant'anni di storia italiana, in cui la vicenda personale di bettino craxi si lega a quella di un'intera nazione.
Parigi, ottobre 1793: maria antonietta, moglie di luigi xvi e regina di francia, è stata condannata a morte dal tribunale rivoluzionario e attende di essere giustiziata. Unica consolazione di questi giorni di angoscia e solitudine è la possibilità di scrivere e annotare pensieri ed eventi in un quaderno, come ha fatto da quando aveva tredici anni. Prima di essere condotta al patibolo, lascia nella sua cella il diario in cui ha raccolto gli episodi salienti e i piccoli fatti quotidiani della sua vita. Attraverso la forma del diario carolly erickson ricostruisce l'avventura umana e sentimentale di maria antonietta, penetrando nella sua psicologia e cogliendone gli aspetti più intriganti e meno noti e descrive eventi e personaggi che giocarono un ruolo significativo non solo nella sua vita privata ma anche nelle vicende di quei decenni cruciali. Ecco allora la lunga storia d'amore con il diplomatico svedese axel fersen, che mette a repentaglio la propria incolumità nel vano tentativo di salvarla; la triste vicenda del primo figlio maschio, luigi giuseppe, affetto da una malformazione alla schiena e destinato ad una morte precoce; la terribile notte in cui la folla parigina irrompe nel palazzo reale con l'intenzione di uccidere lei e la sua famiglia; il drammatico tentativo di fuga; la cattura e la prigionia; lo strazio della morte del marito, ucciso dalla ghigliottina, e la separazione dal secondo figlio ed erede al trono, luigi carlo, strappatole dalle braccia dai rivoluzionari.
Questo libro illustra alcuni aspetti cruciali della storia di silvio berlusconi attraverso una scelta commentata di documenti. L'intervista che paolo borsellino rilasciò, due mesi prima di morire, a una tv francese sulle indagini della sua procura sui rapporti tra berlusconi, marcello dell'utri e vittorio mangano. I rapporti stilati da un funzionario della banca d'italia e da un ufficiale della dia, per conto della procura antimafia di palermo, su centinaia di miliardi di investimento al gruppo fininvest. Gli interrogatori di berlusconi e dell'utri al processo di torino per le fatture false di publitalia. E, per finire, la legge tremonti, come 'prova su strada' del conflitto di interessi.
Il 16 marzo 1978 aldo moro viene rapito dalle br in via fani, a roma. Il libro ricostruisce la vita dell'ostaggio e dei sequestratori durante i 55 giorni del rapimento, raccontando la quotidianità, i rapporti umani, le conversazioni, gli scontri, le paure, le speranze delle persone che abitarono la prigione. La voce narrante della braghetti, che comperò e arredò la casa di via montalcini, racconta dall'interno e nei dettagli una delle vicende più drammatiche e determinanti della storia d'italia. Nel farlo parla anche della sua vita, dell'incontro con la lotta armata, della sua doppia esistenza di impiegata e di militante clandestina, dell'omicidio di vittorio bachelet, fino all'arresto, nel 1980, alle carceri speciali, al cambiamento interiore.
La storia della tomba di alessandro è la storia di un'avventura. Con l'affermarsi del cristianesimo, infatti, il sepolcro di alessandro, eretto nella città che portava il suo nome e oggetto di venerazione per sette secoli, in pochi anni cadde nell'oblio e se ne perse ogni traccia. Tuttavia su alessandria continuò ad aleggiare il fantasma del suo fondatore, che riprese vigore a partire dalla campagna napoleonica in egitto: archeologi, avventurieri e tante persone comuni hanno cercato, invano, di ritrovare il corpo del più grande condottiero di tutti i tempi. Valerio massimo manfredi ci conduce in questo viaggio nel cuore dell'enigma unendo l'esperienza e la competenza dell'archeologo alla narrazione coinvolgente e appassionata del grande romanziere, mostrandoci luoghi e reperti dell'antichità per ricostruire su di essi un mondo brulicante di vita, di sterminata ambizione e grandi sogni.
Dei processi sme-ariosto, mondadori, imi-sir, che vedono imputati brelusconi e previti, gli avvocati acampora e pacifico, i giudici squillante, metta, verde e misiani, si sa poco o nulla. Gomez e travaglio ricostruiscono giorno per giorno la storia dei tre processi e delle infinite manovre per farli saltare, e pubblicano i documenti più importanti per capire i fatti già accertati, le ragioni dell'accusa e le tesi delle difese. A cominciare dalla requisitoria orale (finora inedita) di ilda boccassini, nella trascrizione ufficiale del tribunale di milano. E poi i verbali di stefania ariosto, le carte svizzere, gli interrogatori di previti, pacifico e squillante, la sentenza di prescrizione del cavaliere.
Nel dicembre del 1951 due ragazzi argentini partono su una sgangherata motocicletta da cordoba, decisi ad attraversare il continente fino al venezuela. Entrambi studenti di medicina, ernesto guevara de la serna e alberto granado termineranno quel lungo viaggio il 26 luglio 1952. Qualche tempo dopo l'uomo che la storia ricorderà con il soprannome di
Nella storiografia del novecento la figura di lenin è spesso filtrata attraverso l'immagine di un ideologo rigido. Tuttavia, dopo l'enorme mole di nuove informazioni emerse in seguito all'apertura degli archivi segreti dell'ex unione sovietica, victor sebestyen pone sotto una nuova luce il ruolo che la sua figura ha avuto nella rivoluzione del 1917. Durante la guerra fredda nessuno voleva che apparisse umano perché questo aspetto non si sarebbe accordato alle ideologie dominanti al di qua e al di là della cortina di ferro. Voleva il potere e voleva cambiare il mondo ma, se è vero che, guidato dall'idea che il fine giustifica i mezzi, mentì senza vergogna al suo popolo, è altrettanto vero che fu un individuo complesso, tutt'altro che assente o insensibile, capace di amare e farsi travolgere dalle emozioni. Dalla russia violenta, tirannica e corrotta in cui visse, agli scritti di filosofia ed economia marxista, fino alle relazioni con le donne della sua vita: la biografia definitiva di un personaggio controverso dai mille volti, con una nuova, sorprendente interpretazione.
Che guevara era davvero un eroe senza macchia e senza infamia? Che guevara era un assassino o un filantropo? Che guevara era un buon economista? Che guevara era il difensore dei più poveri e dei diversi? Che guevara era medico oppure no? Queste sono alcune delle domande a cui risponde questo libro molto documentato. Grazie alla documentazione e alle testimonianze raccolte da leonardo facco e riportate in queste pagine, sembra emergere che il guerrigliero era una specie di 'macchina di morte'. Scrisse in una lettera a sua moglie: 'mia cara: mi trovo nella selva cubana, vivo e assetato di sangue'. Tra le altre sostenne: 'la via pacifica è da scordare e la violenza è inevitabile. Per la realizzazione di regimi socialisti dovranno scorrere fiumi di sangue nel segno della liberazione, anche al costo di milioni di vittime atomiche'.
Attraverso una scelta degli episodi più significativi della parabola politica di mussolini, attuata grazie a una ricerca fra testimonianze raccolte negli archivi pubblici e privati - fra cui spicca quella della figlia edda - petacco ripercorre gli anni della giovinezza, il sogno rivoluzionario, l'attività di giornalista e di scrittore. Rievoca poi i principali avvenimenti di cui, una volta conquistato il potere, fu indiscutibile protagonista: dall'omicidio matteotti al concordato con la chiesa, dalle riforme economiche alle imprese militari, per giungere nel 1938 alla conferenza internazionale di monaco, al patto d'acciaio con la germania e alle leggi razziali. L'inizio della sua inarrestabile caduta e della rovina dell'italia.