Istanbul, 1591. Tra i miniaturisti e illustratori al lavoro nel palazzo del sultano si nasconde un feroce assassino. Per smascherarlo nero è disposto a tutto, anche a rischiare la vita. Perché se fallisce, per lui non ci sarà futuro con la bella sekure, non ci sarà l'amore che ha sognato per dodici anni.
Imperniato sulla figura di don giovanni d'austria, figlio naturale di carlo v e fratello di filippo ii re di spagna, il più famoso e valente ammiraglio e generale del suo tempo, appassionato dagli ideali patriottici, eroe della repressione dei mori e della battaglia di lepanto, il romanzo si estende su tutto l'arco della storia europea del cinquecento, della quale de wohl è riuscito, anche grazie al tratteggio delle vicende quotidiane e psicologiche dei personaggi, a rivelare l'anima.
La ciociara non è un libro di guerra nel senso tradizionale del termine; è un romanzo in cui è narrata l'esperienza umana di quella violenza profanatoria che è la guerra. 'la ciociara è una storia bene impiantata e sono sicuro che se esiste quel lettore ideale di romanzi dovrà dichiarare la sua ammirazione e il gusto, il diletto dell'incontro» – carlo bola ciociara è la storia delle avventure di una madre e una figlia, costrette dal caso a passare un anno nelle prossimità del fronte del garigliano tra il 1943 e il 1944. Ma la ciociara è anche soprattutto la descrizione di due atti di violenza, l'uno collettivo e l'altro individuale, la guerra e lo stupro. Dopo la guerra e dopo lo stupro né un paese né una donna sono più quello che erano prima. Un cambiamento profondo è avvenuto, un passaggio si è verificato da uno stato di innocenza e integrità a un altro di nuova e amara consapevolezza. D'altra parte tutte le guerre che penetrano profondamente nel territorio di un paese e colpiscono le popolazioni civili sono stupri. La ciociara non è un libro di guerra nel senso tradizionale del termine; è un romanzo in cui è narrata l'esperienza umana di quella violenza profanatoria che è la guerra.
Imperniato sulla figura di don giovanni d'austria, figlio naturale di carlo v e fratello di filippo ii re di spagna, il più famoso e valente ammiraglio e generale del suo tempo, appassionato dagli ideali patriottici, eroe della repressione dei mori e della battaglia di lepanto, il romanzo si estende su tutto l'arco della storia europea del cinquecento, della quale de wohl è riuscito, anche grazie al tratteggio delle vicende quotidiane e psicologiche dei personaggi, a rivelare l'anima.
Che cos'è perla, la città artificiale in cui alfred kubin, grande disegnatore e maestro del fantastico, ha ambientato il suo unico romanzo? È un mosaico di ruderi, di antichità, di avanzi decrepiti e corrosi del passato, tratti dai più famosi angoli del mondo. Una quinta perfetta per la sua popolazione di nevrastenici e nostalgici in fuga dal proprio tempo – ma anche il dominio di un sovrano inafferrabile che tiene sotto il suo incantesimo uomini e cose, accomunandoli in un unico, allucinante disegno. Nato nel 1908 dalle visioni che tormentavano l'autore, e illustrato dal suo pennino febbrile, questo libro ha finito col sembrare, nei decenni, sempre meno un ordito di incubi e sempre più l'evocazione di un mondo che a poco a poco si sta svelando – e suona molto più plausibile se lo situiamo nell'epoca di «blade runner» che all'inizio del novecento.
Venus ha sei anni ed è una degli otto bambini di una famiglia famosa per le sue difficoltà e per gli episodi di violenza. Venus non parla e non reagisce: a occuparsi di lei con molta dedizione è la sorella maggiore wanda che è ritardata. Con il tempo e molto coraggio torey hayden scoprirà che in realtà wanda è la madre di dorothy e riuscirà a stabilire un rapporto con la bambina. Le sue capacità di insengnante unite alla grande forza dell'amore riusciranno ancora una volta nel miracolo.
Una ragazzina di provincia in cerca del fratello scomparso fra le mitiche strade polverose di hollywood; un medico radiato dall'albo e pronto a secondare le fughe di un'esclusiva clientela nei paradisi artificiali; due attrici che la celebrità ha sprofondato nei vortici della corruzione e del ricatto; un gangster temibile che ammicca nell'ombra; e poi philip marlowe, l'ultimo degli investigatori privati, il moralista senza morale. Nel potente affresco di un'america leggendaria, tutta sesso, soldi e solitudine, con tanto di donne dalle lunghissime unghie laccate, alcolizzati tremebondi e senza scrupoli, lestofanti di quart'ordine.
Con una prosa tesa e ornata, fuochi è un'opera «assolutamente ardente», un libro sulla passione d'amore, sulla sua esorcizzazione, glorificazione e trascendenza. «nato da una crisi passionale, fuochi si presenta come una raccolta di poesie d'amore, o, se si preferisce, come una serie di prose liriche collegate fra di loro sulla base di una certa nozione dell'amore. Come tale, l'opera non ha bisogno di commenti, in quanto l'amore totale, imponendosi alla vittima come malattia e insieme come vocazione, è da sempre una realtà dell'esperienza e un tema tra i più visitati della letteratura. Si può tutt'al più ricordare che ogni amore vissuto, come quello che ha dato origine al libro, si fa e poi si disfa all'interno di una determinata situazione, grazie a un complesso miscuglio di sentimenti e di circostanze che in un romanzo formerebbero la trama stessa della vicenda mentre in una poesia sono il punto di partenza del canto. » (dalla prefazione dell'autrice)
'falconer' è il racconto di un uomo che sopravvive all'inferno. Farragut, quarantottenne professore universitario, genitore amorevole e marito fin troppo mansueto, viene condannato per avere ucciso il fratello e in un giorno di fine estate si ritrova nel carcere di 'falconer'. Qui perde la sua identità per assumere quella del prigioniero 734-508-32 e sprofondare negli abissi di una solitudine abitata solo dai rimorsi della dipendenza dall'eroina e di una dolorosa e lacerante omosessualità.