Renée ballard e harry bosch: una squadra perfetta, specie quando si tratta di cold case. Ballard ha appena scoperto una corrispondenza tra il dna di un uomo recentemente arrestato e uno stupratore e assassino seriale scomparso vent'anni fa. L'uomo ha solo ventiquattro anni, quindi il legame genetico deve essere familiare: è chiaro che ad aver ucciso e seminato il terrore tanti anni prima è stato il padre del ragazzo. Ma non sarà facile provarlo. E sarà impossibile farlo senza bosch. Nel frattempo maddie bosch, figlia di harry e nuova agente di pattuglia, viene arruolata come volontaria nell'unità casi irrisolti. Maddie ha una ragione molto personale per volere l'accesso alla biblioteca delle anime perdute della città: un cold case che potrebbe fare la storia del crimine.
Mi chiamo pietro gerber ma qui a firenze, dove vivo da quando sono nato, tutti mi conoscono come l'addormentatore di bambini. Sono un ipnotista, come lo era mio padre, e con l'ipnosi aiuto i bambini a elaborare traumi e a superare paure e fobie. Non sembrerebbe, ma il mio è un mestiere pericoloso. Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare. Forse è proprio questo che sta succedendo a matias. Ha nove anni e da tempo ha un sogno ricorrente. Da troppo tempo. Ormai matias ha paura di addormentarsi, perché in sogno gli fa visita qualcuno che non dovrebbe esistere. Una donna dall'aria triste e vestita sempre di scuro e che non parla mai. La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. Non dovrebbe essere nient'altro che un sogno, ma allora… allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi? E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… come la mia? Mi chiamo pietro gerber, sono l'addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancora più paura di stare sveglio.
Tre parole per riassumere la propria esistenza. È l'invito che un'impiegata della casa di riposo rivolge ai residenti per raccontare la loro vita. A quasi cento anni, mook miran pensava che avrebbe portato i suoi segreti nella tomba, invece quell'estranea le sta offrendo l'occasione per fare finalmente pace col proprio passato. Tre parole, però, non le bastano, e ne sceglie sette: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante. E madre. Perché altrettante sono le vite che ha vissuto, le identità che ha dovuto assumere. Sotto lo sguardo attonito di quella che chiama affettuosamente «la sua biografa», la signora mook parla della fame e delle privazioni che ha sofferto nascendo in una corea occupata dall'esercito giapponese; delle tragedie che ha affrontato durante la seconda guerra mondiale; delle scelte terribili che ha sostenuto per superare le tempeste di anni densi e implacabili; delle persone che ha imbrogliato e di quelle che ha ucciso. Non importa quale difficoltà le sia stata messa di fronte, lei ha sempre trovato la forza di sopravvivere, anche a rischio di pagare un prezzo altissimo. A poco a poco, dalle sue storie emerge la figura di una donna enigmatica e camaleontica, capace di adattarsi a ogni situazione, di combattere con efferata ferocia e di amare col trasporto assoluto di chi teme il rimpianto più della morte. Una donna che non si arrende davanti alle avversità e che affronta il destino a testa alta e alle sue condizioni. Anche quando arriva il momento di sciogliere il mistero della sua ottava e ultima vita. Grazie alla sua prosa al tempo stesso lirica e spietata, mirinae lee tratteggia una protagonista unica e dal fascino irresistibile, un enigma che il lettore è chiamato a risolvere ricomponendo i tasselli di una storia luminosa e travolgente, che arriva dritta al cuore.
Città di ferrara, ottobre 1187. Mentre il popolo si assiepa intorno alla grande cattedrale per assistere alle esequie di papa urbano iii, tre uomini avvolti in mantelli da pellegrini discutono sulla necessità di ritrovare una preziosa reliquia sparita dai forzieri del pontefice subito dopo il suo decesso. Il giorno dopo, in una selva al confine dei sobborghi cittadini, una monaca viene trovata impiccata nel chiostro del monastero femminile di san lazzaro. Benché sembri trattarsi di un suicidio, due consorelle della defunta sospettano che quella tragica morte sia collegata a un intrigo ordito al di fuori del convento. La prima è engilbera di villers, la sapiente badessa dedita a completare un trattato sulle piante velenose lasciatole in eredità dalla sua venerabile maestra, ildegarda di bingen. La seconda è beatrice de' marcheselli, una giovane vedova entrata come novizia a san lazzaro per sfuggire alle attenzioni del cognato, che la vorrebbe prendere in sposa per appropriarsi della sua dote. Scavando nei segreti della loro defunta consorella, le due monache scopriranno un inaspettato legame con la morte di papa urbano e con la sparizione di una misteriosa reliquia proveniente da san giovanni d'acri. Una reliquia che sembra aver lasciato dietro di sé una scia di delitti.
Banks non è una ragazza come le altre. Preferisce di gran lunga starsene da sola senza che nessuno le si avvicini, piuttosto che parlare con gli altri. Vive nelle vicinanze di un hotel abbandonato e tetro, circondato da un alone di mistero. Un mistero che qualcuno proveniente dal suo passato vuole conoscere, anche a costo di metterla in pericolo. Kai è uscito di prigione e deve fare i conti con i suoi demoni. E così si ritrova faccia a faccia con banks. In tutti gli anni trascorsi dietro le sbarre, kai non ha mai smesso di pensare a lei. Il nuovo incontro tra i due non scatena delle semplici scintille, ma un vero e proprio incendio. Lasciarsi andare alla passione, però, non sarà così facile, perché entrambi hanno dei segreti. E nessuno di loro è disposto a condividerli tanto facilmente.
Palermo, 1977. Il direttore di una sede periferica delle poste viene trovato morto, in una pozza di sangue, nel suo ufficio. Dell'arma del delitto non c'è traccia, ma dalla cassaforte mancano dieci milioni di lire, così le indagini vengono archiviate: una rapina finita in omicidio, un faldone tra i tanti stipati negli scaffali della mobile. Fino a quando quel caso, per uno strano scherzo del destino, finisce sulla scrivania di giulia vella, una giovane ispettrice e profiler che deve individuare il colpevole, a quasi cinquant'anni di distanza. Arriva da milano e porta con sé segreti che non ha mai affrontato e con cui sarà costretta a fare i conti, in una palermo quasi irreale, in cui il passato dà forma al presente. Saranno proprio le indagini a far incontrare a giulia la parte più profonda di sé, mettendola di fronte a un'umanità calda e refrattaria a ogni etichetta. Così, poco per volta, l'ispettrice conosce la sicilia, con il suo fascino e le sue contraddizioni, e i siciliani, tanto diversi da lei quanto capaci – come la collega cuor contento – di leggerle dentro, facendola sentire accolta anche lontano da casa.
Tra gli agenti speciali dell'fbi, dwight faraday è il migliore: anticonformista, dal fascino ribelle, detiene il record imbattuto di indagini risolte sotto copertura. È anche un cuoco provetto, dunque è l'ideale per infiltrarsi nella brigata del ristorante italiano che appartiene alla famiglia villa, sospettata di avere legami con la malavita di new york. Dwight, però, non ha fatto i conti con julia villa, la figlia del proprietario: ragazza tosta e determinata a guidare gli 'affari' di famiglia, lo detesta sin dal loro primo, tempestoso incontro ed è intenzionata a fargli capire chi comanda. Con la missione a rischio, dwight è costretto a cambiare piano: conquistare julia per raccogliere le informazioni di cui ha bisogno. Tra schermaglie affilate, sfide a colpi di fuori menù e provocazioni al peperoncino, dwight è pronto a scovare la ricetta giusta per arrivare al cuore di julia, che sembra ostinatamente immune al suo fascino. Ma se alla fine fosse proprio l'inafferrabile agente faraday a farsi prendere per la gola? In cucina non ha mai fatto così caldo.
Tra gli agenti speciali dell'fbi, dwight faraday è il migliore: anticonformista, dal fascino ribelle, detiene il record imbattuto di indagini risolte sotto copertura. È anche un cuoco provetto, dunque è l'ideale per infiltrarsi nella brigata del ristorante italiano che appartiene alla famiglia villa, sospettata di avere legami con la malavita di new york. Dwight, però, non ha fatto i conti con julia villa, la figlia del proprietario: ragazza tosta e determinata a guidare gli 'affari' di famiglia, lo detesta sin dal loro primo, tempestoso incontro ed è intenzionata a fargli capire chi comanda. Con la missione a rischio, dwight è costretto a cambiare piano: conquistare julia per raccogliere le informazioni di cui ha bisogno. Tra schermaglie affilate, sfide a colpi di fuori menù e provocazioni al peperoncino, dwight è pronto a scovare la ricetta giusta per arrivare al cuore di julia, che sembra ostinatamente immune al suo fascino. Ma se alla fine fosse proprio l'inafferrabile agente faraday a farsi prendere per la gola? In cucina non ha mai fatto così caldo.
Ciclicamente rispunta una teoria autoconsolatoria che sentenzia: il fascismo è finito in un preciso giorno di 79 anni fa. Per chi abbia familiarità con i tempi lunghi della storia, questa appare però, senza eccessivo sforzo mentale, come una sciocchezza. E basterebbe del resto la cronaca del settantennio che abbiamo alle spalle per convincersi della vacuità di una tale teoria. Lo riprova inoltre quotidianamente la cronaca, che certo non ci rallegra: tanto più che – come un secolo fa – non si tratta di una questione solo italiana. Del resto, tutte le principali forze politiche del novecento, dai cattolici ai neoliberali, passando per i socialisti, vivono, uguali e diverse, e variamente denominate, nel nuovo secolo. La partita, a quanto pare, è ancora aperta.
Chicago, 1992. Un paziente si sveglia in una stanza d'ospedale e trova due sconosciute vicine al suo letto. Le donne gli sottopongono una lista di nomi e gli rivolgono una domanda semplice, ma a cui è impossibile dare una risposta. Pochi minuti dopo, da quella stanza al dodicesimo piano, un corpo precipita e si schianta al suolo. L'evento suscita un clamore inaspettato, al punto che viene istruita una task force che si occupi di risolvere il caso. Da poco retrocesso dal grado di maggiore, jack reacher viene incaricato di rappresentare l'esercito in questo team di investigatori inter agenzia ed è tremendamente consapevole del perché sia stato scelto proprio lui: se otterrà un risultato sarà una buona notizia per tutti, in caso contrario i suoi superiori saranno felicissimi di additarlo come capro espiatorio. Ritrovarsi a lavorare con nuovi partner e finire immischiato negli affari politici e nella burocrazia che ruota attorno alla task force per reacher è una sfida mastodontica, inferiore soltanto a quella di identificare un assassino dal sangue freddo che nasconde un segreto rimasto sepolto per oltre vent'anni. Reacher consegnerà i cattivi alla giustizia nel modo ufficiale. O a modo suo?