Gennaio 1998. A taveuni, la piccola isola nell'arcipelago delle figi attraversata dalla linea di cambiamento di data, si incontrano alcuni insoliti personaggi: frank, biologo evoluzionista norvegese che si è separato dalla sua compagna dopo una tragedia familiare; ana e josé, una enigmatica coppia di spagnoli; john spooke, scrittore inglese rimasto vedovo da poco. Sotto il cielo denso di buio e di mistero delle notti tropicali, nascono così appassionate conversazioni sul senso della vita, ma le strade di queste persone sono destinate ad incrociarsi di nuovo l'anno successivo in spagna.
Un giorno, a pochi passi dal luogo dove ha appuntamento con la fidanzata, johnny marr rimane senza fiato alla vista del corpo straziato e senza vita di una ragazza bellissima. La sua. Johnny cerca di assorbire il colpo, ma la ferita è troppo profonda. Il male è talmente grande che non può essere estirpato ma solo nutrito. Con la vendetta. Ogni anno all'appuntamento mancato con la sua fidanzata, johnny marr sostituirà un nuovo incontro, un appuntamento con la morte.
Roma, anno 1611. La giovane pittrice artemisia si batte furiosamente per imporre il suo talento. L'avversario più temibile che le si para di fronte altri non è che il padre, il grande pittore orazio gentileschi. Artemisia è il dramma di una passione folle, della tenerezza e dell'odio di due creature incatenate dai legami di sangue. Ma soprattutto è l'avventura di una delle prime pittrici della storia, una donna che infranse tutte le norme per conquistare la gloria e la libertà.
L'espressione comma 22, è diventata, grazie a questo libro, emblema dell'assurdità e della demenza militare. Il protagonista è l'antieroico bombardiere americano yossarian, ossessionato dal fatto che migliaia di persone sconosciute, a cui lui personalmente non ha fatto nulla, tentino continuamente di porre fine ai suoi giorni. Il romanzo si popola di personaggi stravaganti e irreparabilmente maniaci, che nella zelante applicazione della disciplina marziale mettono in ridicolo la ferrea e folle logica del comma 22.
A torino tutti parlano del funerale del cavalier eugenio balbiano, destinato a trasformarsi in uno degli eventi mondani della stagione. Con la morte di balbiano, l'immensa fortuna che gli apparteneva ora è di bianca, la nipote, che oltre al patrimonio eredita un misterioso, vastissimo appartamento pieno di ricordi. Forse un po' scomodi. Quando è il momento di dare l'ultimo saluto al cavaliere, bianca sparisce. Silvia guarienti, l'amica di sempre, avverte strani presagi e tutti temono il peggio.
Montale, il protagonista della trilogia noir di jean-claude izzo, ha lasciato la polizia e cerca di vivere secondo un'antica filosofia del suo paese, seguendo il ritmo lento del mare, andando a pesca, sedendo al bar con gli amici per una partita di belote o una discussione politica, sorseggiando un vino rosato e gustando la cucina provenzale della vecchia honorine. Perché 'di fronte al mare, la felicità è un'idea semplice'. Ma marsiglia, il mediterraneo, non sono solo i luoghi possibili di un'arte del vivere bene; sono anche focolai di odio e di violenza. E montale viene risucchiato in un'indagine (non più in divisa) che parte dall'omicidio di un suo cugino adolescente e lo porta dritto dritto negli interessi mafiosi sul porto della città, negli ambienti razzisti del fronte nazionale, nei traffici d'armi degli integralisti islamici.
Premio strega 1981. Il romanzo d'esordio nella narrativa di umberto eco. Ecco alcuni commenti: 'il libro più intelligente - ma anche più divertente - di questi ultimi anni' (l. Gustafsson, der spiegel); 'il libro è così ricco che permette tutti i livelli di lettura. Eco, ancora bravo! ' (robert maggiori, libèration); 'brio e ironia. Eco è andato a scuola dai migliori modelli' (r. Ellmann, the new york review of books); 'precisamente il genere di libro che, se fossi un milionario, comanderei su misura' (punch); 'e' riuscito a scrivere un libro che si legge tutto d'un fiato, accattivante, comico, inatteso. ' (m. Fusco, le monde).
E' un freddo pomeriggio invernale: un vecchio, seduto in una stanza che si affaccia sul mare, guarda il sole che tramonta dietro le onde. Sono passate ventiquattr'ore da quando sua moglie è morta a seton castle, la casa che hanno condiviso per più di quarant'anni. Mentre scende la notte, l'uomo cerca di capire il senso della propria vita e di spiegarsi come un uomo pacifico, quale lui è sempre stato, abbia potuto uccidere a sangue freddo, dopo mezzo secolo di felice convivenza, la sua compagna. Ma le risposte non si trovano facilmente. Ogni tentativo di spiegazione implica la rievocazione di eventi vecchi di cinquant'anni, risalendo all'epoca in cui un giovane virtuoso del violino s'innamorò, ricambiato, di ella, la cugina di sua moglie.
Jonathan trevanny è un uomo comune con una moglie, una figlia e un lavoro che ama ma economicamente poco soddisfacente. Quando scopre di essere affetto da una terribile malattia, cerca di continuare la sua esistenza nella normalità più assoluta. Ma un giorno viene avvicinato da uno sconosciuto, che venuto a conoscenza della grave malattia da cui è stato colpito, gli offre un'ingente somma di denaro per uccidere due uomini. Jonathan rifiuta sdegnato, ma quella proposta lo turba profondamente. Comincia a pensare che quei soldi servirebbero ad assicurare alla moglie e alla figlia la tranquillità economica dopo il suo trapasso. Alla fine accetta, entrando così a contatto con un mondo inquietante che però lo fa sentire di nuovo padrone della sua vita.
La storia segreta del duello in cui puškin perse la vita. «il montaggio della vitale è perfetto, generoso e stringente insieme. Da lettere, diari, memorie, rapporti della polizia segreta escono personaggi memorabili, frivole figurette, loschi maneggioni, spie, provocatori, potenti cortigiani, servi sciocchi. È la società stravagante e fastosa che ritroveremo in tolstoj, ma è anche un coro del teatro classico: informatissimo e profetico, osserva impotente gli eventi precipitare giorno per giorno, ora per ora, dalla commedia, talvolta farsa, di costume, al compimento della tragedia entro un breve spiazzo sgombrato dalla neve, il 27 gennaio 1837» - franco lucentini