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Julien Tromeur


Classifica Libri CATEGORIA (E SOTTOCATEGORIE)

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Libri in questa classifica: 718

Pagina 10 di 72

Posizione in classifica: 91

Maria Stuarda
La Rivale Di Elisabetta I D'Inghilterra

Stefan Zweig

Biografie - Personaggi

Maria Stuarda<br>La Rivale Di Elisabetta I D"Inghilterra
Il tragico percorso della vita di maria stuarda ha origini e radici nella sua ascesa incredibilmente rapida alla condizione della massima potenza terrena: a sei giorni regina di scozia, a sei anni fidanzata d'uno dei più potenti principi d'europa, a diciassette regina di francia. Un'ascesa ottenuta senza fatica né merito, come in un sogno, senza il tempo di esserne interiormente consapevole. Ma subito il sogno svanisce e interviene la delusione, la realtà di una condizione che le impedisce di essere semplicemente se stessa, ma solo e sempre parte e oggetto di un gioco d'interessi. Al ritorno in scozia è subito esposta alla bufera di una rabbiosa lotta religiosa che sconquassa la sua terra e s'insinua fin nella sua famiglia, coinvolgendo lo sfortunato paese nel sanguinoso gioco delle potenze mondiali; nasce di qui il conflitto personale tra l'astuta elisabetta e l'impulsiva maria stuarda, tra inghilterra e scozia, dietro al quale s'innalza l'ombra dei grandi contrasti del tempo tra riforma e controriforma, tra l'epoca moderna alle porte e il mondo medioevale che muore. In questa lotta senza tregua, stefan zweig ci conduce a scoprire la dimensione umana delle due protagoniste, donne di statura eccezionale che si fronteggiano con armi subdole e sleali, fino al momento aspro e tagliente della tragedia finale. 'non solo come regine, ma anche come donne, elisabetta e maria stuarda rappresentano due tipi assolutamente opposti. ' .
Punteggio: 953
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 27/11/2019

Posizione in classifica: 92

Limperatrice Cixi
La Concubina Che Accompagnò La Cina Nella Modernità

Jung Chang

Biografie - Personaggi

Limperatrice Cixi<br>La Concubina Che Accompagnò La Cina Nella Modernità
La forza di una donna che da concubina dell'imperatore divenne cixi, l'ultima imperatrice cinese, e cambiò il volto della storia. Pechino, marzo 1852: durante la selezione delle consorti imperiali, lo sguardo dell'imperatore xianfeng si posa su una sedicenne dai tratti non belli, forse, ma senza dubbio affascinanti. Di lì a poco, il cenno di approvazione del figlio del cielo schiuderà le porte della città proibita alla donna che, ammessa a corte come semplice concubina, si ritroverà in breve a reggere le redini dell'ormai morente dinastia qing con il titolo di imperatrice vedova cixi. Considerata in cina una despota dalle scarse capacità e dalle vedute ristrette, cixi intraprese invece una coraggiosa politica di modernizzazione che, ispirandosi ai metodi e alle tecniche occidentali, scosse il paese dal suo immobilismo millenario: a lei si devono infatti l'introduzione del telegrafo e della ferrovia, la costruzione di una flotta moderna e l'avvio della pratica di estrazione mineraria, la riforma del sistema legale (con l'abolizione di pratiche quali la fasciatura dei piedi) e l'istituzione di scuole e università di livello. Il tutto mentre, con decisione e accortezza, affrontava le rivolte dei taiping prima e dei boxer dopo, le «guerre dell'oppio» e le mire espansionistiche di russi e giapponesi, sventando i complotti orditi alle sue spalle. Dall'autrice di cigni selvatici, una biografia documentata e avvincente che, avvalendosi di materiali fino a poco tempo fa inaccessibili, ribalta gli stereotipi per tracciare il ritratto di una figura ancora poco nota agli storiografi occidentali: quella di una donna energica e lungimirante che, in un contesto tutt'altro che favorevole, governò per quarant'anni le sconfinate terre del celeste impero da dietro un paravento di seta gialla.
Punteggio: 951
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 02/12/2024

Posizione in classifica: 93

I Rothschild E Gli Altri
Dal Governo Del Mondo All'indebitamento Delle Nazioni I Segreti Delle Famiglie Più Potenti

Pietro Ratto

Biografie - Artisti

I Rothschild E Gli Altri<br>Dal Governo Del Mondo All"indebitamento Delle Nazioni I Segreti Delle Famiglie Più Potenti
Non è assolutamente vero che essere famosi significhi contare davvero qualcosa. Nell'era dei social network, in cui ognuno cerca disperatamente di apparire e di collezionare il maggior numero possibile di amici e di condivisioni, chi davvero esercita un'influenza importante non viene mai, o quasi mai, menzionato. Non c'è alcun accenno, per esempio, alla famiglia rothschild all'interno dei libri di storia sui quali i nostri ragazzi studiano. Questo cognome è quasi sconosciuto. Questo libro intende dimostrare come i rothschild, e le altre dinastie imparentate,abbiano influito enormemente sulla storia del nostro pianeta. Un'indagine quanto mai attuale, che spiega molte cose sul famigerato debito pubblico, diventato ormai un'ossessione per milioni e milioni di persone; uno studio che, condotto in parallelo sulle singole grandi famiglie partendo da parecchi secoli fa, dimostra che i grandi banchieri e imprenditori del nostro tempo discendono da antichissime stirpi, spesso di sangue reale, i cui esponenti, intorno al diciassettesimo secolo, sembrano essersi improvvisamente resi conto che il tempo dei privilegi dei nobili stava finendo e che la nuova partita si sarebbe vinta sul terreno del controllo dell'intera economia mondiale.
Punteggio: 951
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 24/01/2022

Posizione in classifica: 94

MoranteMoravia
Una Storia Damore

Anna Folli

Biografie - Artisti

MoranteMoravia<br>Una Storia Damore
Una storia d'amore di struggente intensità, un sodalizio letterario segreto e indissolubile. «non (volevo) separarmi da lei, che sarebbe stata una soluzione più ragionevole, ma ucciderla, perché il nostro rapporto era così stretto, così complesso e in fondo così vivo che il delitto mi pareva più facile della separazione» – vita di moravia, di albero moravia e alain elkann erano una coppia leggendaria. Li chiamavano morantemoravia, tutto attaccato, come se la loro fosse un'unica vita, come fossero parte di un binomio inscindibile. Eppure non potevano essere più diversi. Ironico, entusiasta, con una grande passione per la discussione e il dialogo, alberto moravia era un uomo lontano dal monumento letterario che i suoi contemporanei gli eressero sin dai primi esordi. Giovane, timida e poverissima, elsa morante cercava di costruire l'immagine di una donna sicura, ma nascondeva una grande vulnerabilità affettiva, un bisogno estremo di continue conferme. Di moravia, la morante s'innamora al primo incontro, nell'antica birreria dreher accanto a palazzo colonna. Lui è l'enfant prodige della narrativa italiana, l'autore celebrato e insieme discusso degli indifferenti, scritto a diciotto anni durante la convalescenza da una malattia terribile che gli aveva rubato l'infanzia. Lei, «un viso tondo con due grandi occhi dall'iride screziata, pieni di luce e ombre», vive dando ripetizioni agli studenti e compilando tesi di laurea, ma scrive anche racconti ai quali affida tutti i suoi sogni e le sue speranze. Sopra ogni cosa, vuole diventare scrittrice: la più grande di tutte. Sia elsa che alberto vivono la letteratura come una fede religiosa. Entrambi la hanno scelta come passione totalizzante, come l'unico destino in cui riconoscersi, pur avendo un approccio alla scrittura del tutto opposto: razionale, quello di moravia, incantato quello di elsa. Dalle fughe a capri, dove i due scrittori vivono i momenti più spensierati del loro matrimonio, all'esilio ciociaro negli anni della guerra; dalla vita bohèmienne del dopoguerra fino alla consacrazione letteraria, anna folli ripercorre in queste pagine il tempestoso rapporto che per venticinque anni ha legato la più celebre coppia della scena letteraria italiana.
Punteggio: 949
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 09/11/2021

Posizione in classifica: 95

L' Imperatrice Cixi

Jung Chang

Biografie - Personaggi

L" Imperatrice Cixi
Pechino, marzo 1852: durante la selezione delle consorti imperiali, lo sguardo dell'imperatore xianfeng si posa su una sedicenne dai tratti non belli, forse, ma senza dubbio affascinanti. Di lì a poco, il cenno di approvazione del figlio del cielo schiuderà le porte della città proibita alla donna che, ammessa a corte come semplice concubina, si ritroverà in breve a reggere le redini dell'ormai morente dinastia qing con il titolo di imperatrice vedova cixi. Considerata in cina una despota dalle vedute ristrette, cixi intraprese invece una coraggiosa politica di modernizzazione che, ispirandosi ai metodi occidentali, scosse il paese dal suo immobilismo millenario: a lei si devono infatti l'introduzione del telegrafo e della ferrovia, la costruzione di una flotta moderna e l'avvio della pratica di estrazione mineraria, la riforma del sistema legale (con l'abolizione di pratiche quali la fasciatura dei piedi) e l'istituzione di scuole e università di livello. Il tutto mentre affrontava le rivolte dei taiping prima e dei boxer dopo, le 'guerre dell'oppio' e le mire espansionistiche di russi e giapponesi, sventando i complotti orditi alle sue spalle. Questa biografia, avvalendosi di materiali fino a poco tempo fa inaccessibili, ribalta gli stereotipi per tracciare il ritratto di una figura ancora poco nota agli storiografi occidentali: quella di una donna energica e lungimirante che, in un contesto tutt'altro che favorevole, governò per quarant'anni le sconfinate terre del celeste impero.
Punteggio: 949
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 04/11/2021

Posizione in classifica: 96

Giocare Da Uomo
La Mia Vita Raccontata A Gianni Riotta

Javier Zanetti

Biografie - Artisti

Giocare Da Uomo<br>La Mia Vita Raccontata A Gianni Riotta
Ripercorrendo con gianni riotta la propria carriera, zanetti mette da parte il personaggio pubblico e si racconta 'a tutto campo', dai campetti fangosi di buenos aires fino al tetto d'europa. La notte del 22 maggio 2010, quando l'inter di mourinho sale sul tetto d'europa e conquista la sua terza champions league, a sollevare per primo quel trofeo così a lungo inseguito non può che essere il capitano di tante battaglie, javier zanetti. Arrivato da giovane sconosciuto alla corte del presidente moratti, nel lontano 1995, zanetti ha legato in modo indissolubile la propria carriera alla maglia nerazzurra, ultima «bandiera» in un calcio dove i grandi campioni sono spesso fuoriclasse senza radici. Tutti, compagni e allenatori, tifosi e avversari, insieme alle qualità tecniche ammirano la tenacia e la costanza che mette in partita: oggi come vent'anni fa, per lui l'entusiasmo è sempre lo stesso, corsa e cuore, salire palla al piede a centrocampo e puntare l'uomo, macinare chilometri su chilometri sulla fascia. Del resto il suo soprannome è «el tractor», il trattore. Un campione in campo e fuori dal campo, zanetti ha creato la fondazione pupi per aiutare bambini e ragazzi disagiati di quei barrios di buenos aires dove è cresciuto e dove, per aiutare la famiglia, lavorava come muratore insieme al padre o consegnava il latte alzandosi alle tre del mattino. Nella notte del trionfo al santiago bernabeu di madrid, qualcuno fatica a riconoscere in quel volto pazzo di gioia, con la coppa appena conquistata a mo' di cappello, l'autorevole capitano capace in campo di parlare con l'esempio più che con le urla, il campione tranquillo che tutti considerano erede di un altro grande capitano della storia interista, giacinto facchetti. Forse perché non sanno che javier zanetti, ciuffo da bravo ragazzo, serio, determinato, «fortunato e felice» come si definisce ripensando alla sua eccezionale avventura sportiva, nasconde un po' di quel dna di follia della sua unica grande squadra, la pazza inter con cui ha sofferto, perduto e vinto. E il cui orgoglio per i tanti trofei conquistati – fra tutti, lo storico triplete – nessuno potrà mai cancellare. Ripercorrendo con gianni riotta la propria carriera, zanetti mette da parte il personaggio pubblico e si racconta «a tutto campo», rivivendo la partita infinita di un ragazzino che a buenos aires giocava su campetti campetti fangosi e che a quarant'anni ha vinto tutto. Ma non ha mai dimenticato che, se è arrivato ad alzare in alto quella coppa, lo deve ai valori in cui crede, la fatica, il lavoro, la famiglia. Perché per correre dietro a ragazzi che hanno la metà dei tuoi anni non basta avere fiato, ci vuole il carattere di un vero uomo.
Punteggio: 948
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/10/2024

Posizione in classifica: 97

Roger Federer è Esistito Davvero

Emanuele Atturo

Biografie - Artisti

Roger Federer è Esistito Davvero
In questo libro emanuele atturo indaga il mistero della presenza sacrale di federer su un campo da tennis. Dai primi anni difficili e stranamente indisciplinati, a quelli del suo dominio incontrastato, per poi arrivare alle rivalità infinite, prima con rafael nadal e poi con novak djoković, che col loro confronto di stili hanno fatto brillare ancora più intensamente l'unicità del tennis di federer. Roger col completo bianco immacolato, l'iconica fascia da samurai, la bocca un po' triste e lo sguardo stretto e assorto. Quando cammina sul prato verde di wimbledon, sul suo prato, nei momenti più duri o in quelli più felici, federer non perde mai una profonda imperturbabilità, la forma di eleganza più apprezzata nel tennis. In uno sport sempre più dominato dall'atletismo estremo, federer riesce a vincere mantenendo un'armonia neoclassica che lo fa apparire come la versione perfezionata dei tennisti del passato. In questo libro emanuele atturo indaga il mistero della presenza sacrale di federer su un campo da tennis. Dai primi anni difficili e stranamente indisciplinati, a quelli del suo dominio incontrastato, per poi arrivare alle rivalità infinite, prima con rafael nadal e poi con novak djoković, che col loro confronto di stili hanno fatto brillare ancora più intensamente l'unicità del tennis di federer. Col passare del tempo le vittorie di roger sono diventate più rare delle sconfitte, creando il paradosso perfetto del giocatore insieme più vincente e più perdente della storia. Il suo tramonto, così lungo ed enigmatico, ha reso la sua figura ancora più amata. Nei successi ma anche negli insuccessi, federer è riuscito a incarnare l'essenza del suo sport, fino a diventare quasi più grande del tennis stesso.
Punteggio: 946
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 19/07/2024

Posizione in classifica: 98

L' Ora Più Buia
Maggio 1940 Come Churchill Ha Salvato Il Mondo Dal Baratro

Anthony McCarten

Biografie - Personaggi

L" Ora Più Buia<br>Maggio 1940 Come Churchill Ha Salvato Il Mondo Dal Baratro
Eroe di guerra. Patriota. Ubriacone. Imperialista. Politico. Depresso. Scrittore. Visionario. Aristocratico. Voltagabbana. Pittore. Nel maggio del 1940 queste erano solo alcune delle «credenziali» con cui winston spencer churchill si presentava alla camera dei comuni per assumere l'incarico di primo ministro del regno unito. La nazione era in guerra da otto mesi e le cose non stavano andando affatto bene. Più che un nuovo capo del governo, il paese invocava un condottiero, e pochi, in quei giorni cupi, avrebbero scommesso sull'ormai sessantacinquenne primo lord dell'ammiragliato. Bastarono invece quattro settimane perché i sudditi di sua maestà scoprissero in lui il grande leader, l'uomo capace di commuovere e spronare, il comandante in grado di salvare l'esercito britannico dalla catastrofe di dunkerque e di decidere così le sorti del conflitto.
Punteggio: 946
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 13/01/2022

Posizione in classifica: 99

Perché Essere Felice Quando Puoi Essere Normale? Con Segnalibro

Jeanette Winterson

Biografie - Artisti

Perché Essere Felice Quando Puoi Essere Normale? Con Segnalibro
Nell'autunno del 1975 la sedicenne jeanette winterson deve prendere una decisione: rimanere al 200 di water street assieme ai genitori adottivi o continuare a vedere la ragazza di cui è innamorata e vivere in una mini presa in prestito. Sceglie la seconda strada, perché tutto quello che vuole è essere felice. Tenta di spiegarlo alla madre, che però le chiede: 'perché essere felice quando puoi essere normale? ' . Da questa frase inizia il racconto intimo e personale di un'infanzia trascorsa fra un padre indifferente e una madre che passa le notti sveglia ad ascoltare il vangelo alla radio, impastando torte e lavorando a maglia. La sua è fin dall'inizio la storia di una lotta per sopravvivere alle prepotenze di questa madre, che trova normale lasciare la figlia fuori dalla porta tutta la notte e sottoporla a esorcismi liberatori. Una lotta per affermare se stessa, la propria omosessualità e l'amore per i libri. Perché questa è anche la storia di un amore infinito per la letteratura, nato per proteggersi e per cercare quell'affetto stabile che in casa sembra mancare irrimediabilmente, un amore che resiste anche quando la madre scopre i libri che jeanette nasconde e li dà alle fiamme. Con generosità e onestà intellettuale, jeanette winterson scava nei propri pensieri e sentimenti di bambina, adolescente e donna, ripercorrendo nel contempo la sua dolorosa ricerca della famiglia naturale. Ne esce un racconto intenso, a tratti tragico ma anche allegro, come sa essere la sua scrittura.
Punteggio: 945
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 22/11/2021

Posizione in classifica: 100

Dura Solo Un Attimo, La Gloria
La Mia Vita

Dino Zoff

Biografie - Artisti

Dura Solo Un Attimo, La Gloria<br>La Mia Vita
'ho giocato a calcio per quarant'anni, di cui undici di fila, senza riposarmi mai, nemmeno per una domenica, nemmeno con la febbre e con gli acciacchi. Quarant'anni trascorsi con la faccia affondata nell'erba, o nel fango, o sulle righe di gesso dell'area di rigore, con gente pronta a staccarti la testa pur di arrivare un secondo prima di te su una palla. Qualche volta ho perso, più spesso ho vinto, ma questo non è così importante. Mi hanno chiamato mito, monumento, leggenda. Le mie mani sono finite in un francobollo commemorativo firmato da guttuso. Ho giocato a scopone con sandro pertini, scherzato con karol wojtyla, viaggiato con gheddafi, mi sono confidato con gianni agnelli. Ho conosciuto ladri, poeti, eroi, capi di stato, bancarottieri, alcolisti. E oggi, dopo tutto questo, posso dire che aveva ragione nonna adelaide, friulana dura come il mogano ma dolcissima: 'È passato napoleone che aveva gli speroni d'oro agli stivali, figurati se non passa anche il resto'. Tutto cominciò proprio con lei, a pensarci bene. In un pomeriggio qualunque di sessant'anni fa, a mariano. Collezionavo foto sbiadite di portieri, strappate dai pochi giornali che arrivavano in paese, e sognavo di diventarlo anch'io. Ma ero mingherlino, crescevo poco, e per questo mi faceva mangiare uova ogni giorno. Poi quel pomeriggio si mise a giocare con me: tirava le prugne in aria e io dovevo prenderle al volo. Era un gioco per modo di dire: nelle case dei contadini, il cibo non si spreca, mai. '
Punteggio: 945
               

Ultimo aggiornamento punteggio: 31/10/2021

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