Un cellulare che squilla nella notte, una voce irriconoscibile e poche taglienti parole: una minaccia di morte. Cesare almansi, avvocato di successo, ha da poco deciso di entrare in politica quando sono iniziate ad arrivare queste misteriose telefonate. C'è solo una persona a cui può rivolgersi: il suo vecchio amico del liceo, il detective bacci pagano. Sono passati anni da quel lontano '68 e dai cortei a cui i due partecipavano per le vie di genova, trascinati dall'idea di cambiare il mondo puntando su valori diversi, quasi rivoluzionari. Valori in cui cesare crede ancora e che ha trasferito nella nuova avventura elettorale. Ora qualcuno vuole fermarlo, anche se l'avvocato non ha idea di chi possa essere. Nessuna pista per bacci pagano che inizia a indagare nell'intricato sistema di potere dei partiti e dei favori per ottenere voti. Eppure su quel fronte tutto si risolve in buco nell'acqua. L'investigatore dei carruggi avrebbe bisogno del suo intuito infallibile, ma per la prima volta nella sua carriera, è distratto da qualcosa, o meglio da qualcuno: lou, la responsabile dell'ufficio stampa di almansi, capelli biondi e occhi azzurri come due squarci feroci di cielo. Bacci pagano rimane invischiato in una relazione fatta di tira e molla, di passione e di fughe improvvise. Quando l'indagine porta a galla una verità che viene dal passato, il detective deve fare i conti con una terribile notte di trent'anni prima. Una notte che lui e cesare volevano dimenticare.
Premio azzeccagarbugli 2009. In una corsia d'ospedale bacci pagano sta vegliando jasmìne kilamba: è riuscito a stento a liberarla da una gang di sadici assassini e ora la donna sta lottando tra la vita e la morte. Lo avvicina un anziano tedesco di nome kurt hessen, arrivato a genova alla ricerca del fratellastro italiano, del quale sa soltanto che la madre era di sestri ponente e si faceva chiamare nicla. Hessen vuole affidare l'indagine all'investigatore dei carruggi, che d'istinto rifiuta. Ma a convincerlo basta un assegno molto, troppo generoso e, forse, qualche altro oscuro motivo. Inizia così un viaggio nel passato che riporta bacci alla genova del 1944 popolata di soldati tedeschi, fascisti, partigiani e spie, dove i suoi genitori e il nonno baciccia lavoravano come operai e nicla serviva alla mensa dell'ansaldo fossati. L'immagine della giovane, informatrice della resistenza infiltrata presso i nazisti, si sovrappone a quella di jasmìne, prostituta nera fuggita da una terra senza speranza. E anche la città dilaniata dalla guerra, dalla miseria e dalla fame si confonde con la metropoli contemporanea, investita dal vento della globalizzazione.
Per diventare il personaggio che tutti i lettori amano ne ha fatta di strada, bacci pagano. E ora bruno morchio ci regala il racconto della prima indagine dell'investigatore dei carruggi. Perché tutti abbiamo un passato, ma non per tutti è avvolto nel mistero e fitto di intrecci da risolvere e donne da salvare. 'un autore di noir che guarda in maniera avvincente nella vita individuale e nella psicologia delle persone' - diego zandel, la gazzetta del mezzogiorno 'bacci pagano è ormai un personaggio cult' - annarita briganti, la repubblica bacci pagano rimira i riflessi dorati nel suo calice di champagne, mentre pensa agli anni trascorsi in carcere per un futile motivo e ai tre successivi in giro per il mondo per lasciarsi tutto alle spalle. Ma la sua amata genova lo ha richiamato. È lì che bacci ha deciso di far fruttare il suo intuito infallibile aprendo un'agenzia investigativa. Perché dal passato si può fuggire, ma non dalla propria indole. Il suo primo caso lo porta poco lontano sulla riviera di levante in una fantastica villa. Qui deve proteggere la famiglia di un manager dell'industria di stato. Sembra tutto scorrere liscio, ma bacci non può fare a meno di notare la stessa barca che passa davanti alla spiaggia privata della casa a diverse ore del giorno. Dettaglio che non sfugge al detective, nonostante sia spesso intento a fare la corte a eleonora, la babysitter del figlio del suo cliente. Anche se non ha nessuna prova sente che qualcosa non va nel verso giusto, che dietro quella semplice richiesta di protezione c'è dell'altro. E la certezza arriva quando due uomini armati fanno irruzione e tentano di rapire il bambino, ferendo eleonora. Bacci riesce a sventare la tragedia, ma ora non si fida più di nessuno. Quella prima impresa della sua nuova vita sembrava facile e senza rischi, invece si trova invischiato nella parte più losca di un'italia che sta per svelare al mondo il suo animo corrotto e criminale.
Una nuova indagine impegna l'investigatore genovese. È l'agosto del 2001 e dai tragici fatti del g8 di genova è trascorso meno di un mese. L'investigatore privato bacci pagano è rimasto da solo in città. Mara, la sua fidanzata, è partita per le isole dell'egeo e zainab, la colf nubiana, è in vacanza ad assuan con il figlio. Il nostro detective senza mutande ritrova valeria, una vecchia conoscenza, quando a sant'ilario, sulle alture di nervi, una giovane amica di mara viene trovata morta, affogata nella vasca da bagno della sua casa nella creuza degli ulivi. Bacci è stato appena assoldato dalla moglie del cardiochirurgo eugenio amidei, l'amante della ragazza assassinata, e si ritrova così implicato nell'omicidio.
Il greco aveva un'ossessione: proteggere dalla verità le persone che amava. È per questo che nel '92, dopo l'incidente d'auto in cui morì sua moglie, portò suo figlio lontano da genova, in un casale isolato dal mondo, e gli insegnò a vivere come un lupo solitario, senza paura né padroni. Oggi alessandro kostas è un gigante di trentasei anni e, da quando ha perduto anche il padre, si sente intrappolato in un'esistenza randagia. Poi arriva il giorno in cui viene aperto il testamento del greco, un uomo che si è lasciato alle spalle punti interrogativi e qualche segreto inconfessabile: per vent'anni ha lavorato nei servizi di intelligence e ha dovuto fare i conti con gli affari più sporchi della repubblica. Leggere le sue ultime parole è un duro colpo per alessandro, perché lo risucchia in un gorgo di ricordi e lo costringe a tornare nella sua città natale, dove si troverà faccia a faccia coi misteri più dolorosi della sua famiglia. Ma leggere quel testamento è anche togliersi una benda dagli occhi e capire finalmente che tutta la sua vita è stata programmata per dare la caccia a qualcuno. Anzi, la caccia è già iniziata.
Bacci pagano è un uomo insieme complicato e semplice. Detesta le ipocrisie del potere ma anche il ricatto dei buoni sentimenti. Non sa dire di no alla richiesta di mara, una delle donne della sua vita: deve tenere a bada le inquietudini del dottor nicolò ingroia, detto il gigante, uno psicoanalista che vive sulle alture che sovrastano genova nervi. Bacci avrebbe avuto più di un motivo per rifiutare l'incarico: non è il suo mestiere occuparsi di un alcolizzato che ha tentato il suicidio; e poi il gigante l'aveva già incontrato vent'anni prima, quando indagava sulla morte di un suo giovane paziente, misteriosamente ucciso in thailandia. Tra memoria e presente, dall'estremo oriente ai carruggi della città vecchia, bacci pagano deve mettere alla prova tutta la sua tenacia, in una vicenda in cui all'odio e alla disperazione si oppongono l'intelligenza e la ragione, alla ricerca di una verità elusa e sepolta. Nei serrati duelli verbali tra bacci e il gigante, l'investigatore 'analfabeta dei sentimenti' e lo psicanalista allo sbando, spesso uno sguardo e un silenzio - o magari una citazione di proust - contano più delle parole. Un romanzo che dà voce a una città irripetibile, dove si sfiorano e s'intrecciano di continuo mondi diversi: dall'alta borghesia chiusa nel suo orgoglio alla casbah di immigrati e prostitute, passando per la memoria di una metropoli industriale che non c'è più.
Un giallo che toglie il respiro. Un giallo di cui non si sa il finale. Nessuno lo conosce. Nemmeno bacci pagano che ora più che mai sta giocando con la sua stessa vita. Finalista premio nebbiagialla 2015. Per il famoso scrittore di libri gialli gian claudio vasco, il nuovo romanzo si rivela un'impresa quasi impossibile. Perché questa volta non c'è finzione, deve scrivere di un'indagine vera. Anzi, di una vita intera passata a seguire tracce, a stanare gli assassini, a cercare il colpevole. La vita di bacci pagano. L'investigatore dei carruggi ha un conto aperto con la morte. L'ultima indagine l'ha messo in pericolo al punto che ora è costretto a casa in una convalescenza forzata e complicata. Ma i suoi amici, il senatore almansi e l'avvocato gina aliprandi, non si sono dimenticati di lui e hanno pensato fosse arrivato il momento di rendere onore a un'esistenza passata a cercare la verità a ogni costo. E vasco è l'uomo giusto per raccontarla. Eppure il giallista deve faticare non poco per convincerlo. Bacci pagano non ha nessuna intenzione di finire in un libro. Fino a quando il suo intuito infallibile non gli dice di fidarsi di quello scrittore che fa poche domande e con cui ha sùbito un'intesa inaspettata. I due scavano nel passato di bacci pagano, tra rimpianti, errori di gioventù e donne a cui ha spezzato il cuore. E piano piano arrivano a ricostruire quel fatidico giorno in cui qualcuno ha tentato di uccidere bacci, per toglierlo di mezzo. Forse perché aveva scoperto troppo. Forse perché non si può far tremare le sedi del potere. Forse perché ci sono interessi più importanti delle persone. Bacci pagano deve sapere. E se non può indagare di persona, in vasco ha trovato un valido alleato. Un alleato che a sue spese scopre che il male esiste davvero, che gli incubi peggiori a volte si avverano. Lo scrittore entra nella sua stessa opera. Un giallo che toglie il respiro. Un giallo di cui non si sa il finale. Nessuno lo conosce. Nemmeno bacci pagano, che ora più che mai sta giocando con la sua stessa vita. Bruno morchio torna a raccontarci dell'investigatore genovese che ha conquistato i lettori italiani. Bacci pagano nella sua ultima indagine è rimasto ferito, ma non ha perso la sua voglia di scoprire la verità. Perché il suo fiuto non si può mettere a tacere, e nemmeno il suo tormentato passato. Per la prima volta il detective dei carruggi si confessa: i suoi segreti, i suoi errori, i suoi amori. Bacci pagano fa i conti con tutto quello che lo ha portato fino a lì. Lì dove ogni singola scelta sbagliata può essere fatale.
Mentre indaga su un caso di guerra commerciale e di riciclaggio di denaro sporco l'investigatore privato bacci pagano viene assoldato da un vecchio amico per scoprire chi ha rubato la carabina con cui qualcuno vuole uccidere il presidente del consiglio in visita a genova.
Sulle alture di genova viene ritrovato il corpo di un vecchio pensionato. È stato sbranato da un lupo. Due anni prima aveva stipulato una milionaria assicurazione sulla vita e la giovane moglie ne sembra l'unica beneficiaria. L'investigatore privato bacci pagano viene assunto dalla compagnia assicuratrice e da qui prende avvio un'insolita indagine, in cui il detective sembra lasciarsi guidare più dalle sue illusioni e dai suoi desideri che dalle evidenze obiettive. In una calda e afosa primavera assediata dalla maccaia, genova ritorna protagonista di una nuova avventura del vecchio investigatore, che ritrova anche le due donne della sua vita, la ex moglie e la fidanzata, e crea, forse, i presupposti per rivedere anche la figlia aglaja.
Bruno morchio dà voce a uno dei luoghi più tormentati della sua terra, a una generazione ferita ma orgogliosa, che non si rassegna a guardare indietro e non si abbandona alla nostalgia, convinta che della scomparsa del passato ci si può consolare, ma dalla sparizione del futuro non ci si riprende più. «bacci pagano, detective dal cuore d'oro, che si schiera sempre dalla parte dei perdenti» – laura guglielmi, il secolo xix «uno dei personaggi più amati della giallistica italiana» – la repubblica - genova «una figura simbolo del noir italiano» – la stampa una sera come tante. Un uomo appena tornato a casa dall'ufficio. Indossa ancora giacca e cravatta. Scende a fare una commissione e non torna più. Questo è il nuovo caso che si trova tra le mani bacci pagano in una genova sconvolta dalla caduta del ponte morandi. La moglie di oreste mari, l'uomo scomparso, vuole che lo trovi perché per la polizia il caso è semplice: l'uomo ha piantato tutto in asso, abbandonando famiglia e lavoro. E in effetti tutto sembra dare ragione a loro: il conto in rosso, l'azienda in perdita, i dipendenti senza stipendio, l'ipoteca sulla casa, la moglie da sempre tradita. Ma c'è qualcosa che stuzzica l'intuito di bacci. Qualcosa che è legato al passato di oreste mari. Qualcosa di apparentemente innocuo come delle umili origini in un periodo in cui invece l'italia forniva sogni a basso costo. Facile perdersi tra i lustrini della televisione commerciale e il boom economico quando il proprio orizzonte è il fumo che si eleva nel cielo da una delle tante fabbriche di periferia. Bacci conosce bene quei fantasmi di gloria. Nemmeno lui sa bene a chi credere. Non sa più se sta cercando un farabutto che ha abbandonato ogni cosa o semplicemente un disilluso. Ci sono indagini al cardiopalma e indagini più sottili, che appaiono semplici ma intessono reti infinite che vengono da molto lontano e portano molto lontano.