Il cacciatore di aquiloni è uno dei libri più belli di khaled hosseini, lo scrittore afgano che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo con le sue storie di amicizia, amore e guerra. Il romanzo racconta la vita di amir, un ragazzo di kabul che cresce tra i privilegi di una famiglia benestante e il legame con hassan, il figlio del suo servitore, un hazara discriminato dalla società. Amir e hassan sono uniti dalla passione per gli aquiloni, che fanno volare nei cieli della città, sfidando gli altri bambini. Ma un giorno, amir tradisce hassan, lasciandolo in balia di una violenza che segnerà per sempre il loro destino. Anni dopo, amir, ormai emigrato negli stati uniti, riceve una telefonata che lo costringe a tornare in afghanistan, dove la guerra ha devastato il suo paese e il suo passato. Amir dovrà affrontare i suoi sensi di colpa e cercare di redimersi, in un viaggio alla ricerca della verità e della speranza.
Il cacciatore di aquiloni è un libro che commuove e coinvolge il lettore, portandolo a riflettere sul valore dell'amicizia, del coraggio e del perdono. Hosseini scrive con uno stile semplice ma intenso, creando personaggi realistici e profondi, capaci di suscitare empatia e identificazione. La narrazione si svolge tra due epoche e due luoghi diversi, mostrando le contraddizioni e le bellezze dell'afghanistan, un paese lacerato dalla storia ma ricco di cultura e tradizioni. Il cacciatore di aquiloni è un libro che non si dimentica facilmente, una testimonianza di umanità e speranza in un mondo difficile.
Mille splendidi soli è uno dei libri più belli di khaled hosseini, l'autore del bestseller il cacciatore di aquiloni. In questo romanzo, hosseini racconta la storia di due donne, mariam e laila, che vivono in afghanistan tra gli anni '70 e il 2003, attraversando le guerre, le violenze e le oppressioni del regime talebano. Le loro vite si intrecciano in un destino comune, fatto di sofferenza, amore e speranza.
Hosseini scrive con uno stile coinvolgente e poetico, capace di trasmettere le emozioni e i sentimenti dei personaggi, ma anche di descrivere con realismo e crudezza la situazione storica e sociale dell'afghanistan. Il libro è una testimonianza della forza e della resistenza delle donne afghane, che nonostante le ingiustizie e le umiliazioni subite, non perdono mai la dignità e il coraggio di lottare per i loro sogni.
Mille splendidi soli è un libro che commuove e fa riflettere, che mostra la bellezza e la brutalità dell'essere umano, che esalta il valore dell'amicizia e della solidarietà. È un libro che non si dimentica facilmente, che lascia un segno nel cuore e nella mente dei lettori. Se amate i libri di khaled hosseini, non potete perdervi questo capolavoro della letteratura contemporanea.
Una preghiera laica, una storia di paure e di speranza, un grande atto d'amore. A cura di roberto saviano un libro che nasce in collaborazione con l'agenzia delle nazioni unite per i rifugiati unhcr ed è la risposta all'attuale crisi internazionale dei rifugiati.
Sulla strada che dal piccolo villaggio di shadbagh porta a kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da kabul a parigi, da san francisco all'isola greca di tinos, khaled hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra.
Una preghiera laica, una storia di paure e di speranza, un grande atto d'amore. A cura di roberto saviano un libro che nasce in collaborazione con l'agenzia delle nazioni unite per i rifugiati unhcr ed è la risposta all'attuale crisi internazionale dei rifugiati. 'un cantastorie di enorme talento che sa toccare tutte le corde del cuore' - the times 'hosseini riesce a dare alle sue storie un'aria di universalità che va oltre alle vicende che racconta' - corriere della sera mio caro marwan. È l'inizio della lettera che un padre scrive al suo bambino, di notte, su una spiaggia buia, con persone che parlano 'lingue che non conosciamo'. I ricordi di un passato fatto di semplici sicurezze, la fattoria dei nonni, i campi costellati di papaveri, le passeggiate nelle strade di homs si mescolano a un futuro incerto, alla ricerca di una nuova casa dove 'nessuno ci ha invitato', dove chi la abita 'ci ha detto di portare altrove le nostre disgrazie'. Un futuro di attesa e di terrore, che comincerà al sorgere del sole, quando dovranno affrontare quel mare, vasto e indifferente. Questa lettera è un grande atto d'amore e nelle parole che la compongono c'è la vita. Speranze e paura, felicità e dolore. Impossibile non riconoscersi, non pensare che al posto di quel padre e quel bambino potremmo esserci noi. Impossibile non sapere che tutto questo, comunque, ci riguarda.
Sulla strada che dal piccolo villaggio di shadbagh porta a kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da kabul a parigi, da san francisco all'isola greca di tinos, khaled hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra.
Sulla strada che dal piccolo villaggio di shadbagh porta a kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da kabul a parigi, da san francisco all'isola greca di tinos, khaled hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra.
