Il libro parallelo al 'mondo come volontà e rappresentazione', dove schopenhauer parla delle questioni più alte e delle più piccole con una stupefacente capacità di convincere.
'la vera 'filosofia del martello', che nietzsche non sarebbe mai riuscito a praticare, perché troppo irrimediabilmente educato, si compie nelle brevi, tempestanti, offensive frasi che compongono l'unico. ' (roberto calasso)
Per tolstoj, schopenhauer è il più grande filosofo che sia mai esistito perché nessuno come lui ha tesaurizzato l'esperienza per la conoscenza, cioè la sola base a nostra disposizione. Siccome però l'esperienza non si spiega da sé ma rimanda ad altro, schopenhauer si spinge fino alla scaturigine segreta, partendo dall'esperienza più intima del nostro io: la volontà di vivere. I due volumi del cofanetto propongono la famosa opera filosofica di arthur schopenhauer nella traduzione di sossio giametta, studioso della filosofia tedesca del xix secolo, che firma anche l'introduzione e le note.
Per la prima volta collegati in una compiuta visione del mondo, marcello veneziani propone in 'nostalgia degli dei' i temi affrontati nell'arco di quarant'anni di studio e ricerca. Nel corso dei secoli, le divinità si sono fatte idee, principi fondamentali per la vita e per la morte, amore per ciò che è superiore, permanente e degno di venerazione. Oggi una società schiacciata su un presente assoluto, in cui nessuna differenza è accettata, sembra aver spazzato via anche gli ultimi limiti necessari alla loro sopravvivenza: il confine che protegge, il pudore che preserva, la fede che è amore per la luce. Come in una galleria di gigantesche figure di marmo, l'autore osserva e racconta le dieci divinità che hanno fondato il pensiero e l'esistenza dell'uomo. E nel tracciarne i profili ne svela il senso recondito, la loro necessità fuor di metafora per ricominciare a «pensare anziché limitarci a funzionare» nella vita di tutti i giorni. Attingendo a una costellazione di pensatori che da platone e plotino passa per vico e nietzsche, fino ad arrivare a florenskij ed evola, nel suo lungo percorso di scrittore veneziani conserva quella nostalgia del sacro che consente agli uomini di uscire dal loro mondo e dal loro tempo, di riconoscere i propri limiti e trascenderli, di trovare orizzonti, tutori e aperture oltre la caducità della nostra esistenza.
'fra i critici del mondo moderno, ormai innumerevoli, rené guénon merita di essere segnalato come uno dei più radicali, dei più limpidi e coerenti. 'il regno della quantità e i segni dei tempi' è certamente la sua opera più completa e più rigorosa, e quindi anche la più utile. Guénon - e in particolare questo suo libro, a preferenza di altri - merita di essere letto per togliersi dalla comoda illusione che il mondo sia necessariamente come noi siamo abituati a pensare che debba essere'. (sergio quinzio)
Un racconto mitico 'su scala universale' ma centrato sul problema essenziale: il significato della vita umana. Il libro si rivolge a chiunque porti in sé le domande fondamentali a cui, secondo l'autore, né la scienza né la filosofia moderna hanno dato risposta.
Mai come ora la cina è davvero vicina e lo strabiliante sviluppo economico cui è soggetto questo grande paese pretende una rinnovata comprensione del suo pensiero. I presupposti dell'attuale successo planetario della cina, infatti, non vanno ricercati esclusivamente nelle determinazioni politiche odierne, ma nella sua tradizionale visione del mondo, che un tempo l'ha condotta a essere un poderoso impero di conquista. Oggi la cina cerca di ripristinare la propria antica centralità internazionale e